Josè Saramago – Il vangelo secondo Gesù Cristo

Saramago, oh, Saramago! Più lo leggo e più la sua scomparsa diventa grande. Sono ateo, non credo in Dio e sono quasi sicuro che la figura di Gesù, come ci è stata inculcata da piccoli, sia una gigantesca bufala. Troppa retorica nella sua storia. Magari è un personaggio esistito realmente, ma quello raccontato dalla Bibbia non mi piace.

Saramago rivisita con il suo stile impeccabile la vita del presunto figlio di Dio, donandogli uno spessore umano non indifferente. In realtà il racconto parte già da prima della sua nascita, mostrandoci Giuseppe e Maria per quel che forse erano veramente: un giovane falegname e una ragazzina. CopertinaE' davvero difficile descrivere senza sminuirla, la bellezza che viene infusa in questa storia grazie alle iniezioni di umanità. Maria non è più la Madonna, ma è una giovane donna e Giuseppe non è più un personaggio secondario, ma diventa, fino alla sua morte, protagonista della storia. E' un libro denso, come tutti quelli di Saramago. Sono 350 pagine che vanno masticate bene per un'ottima digestione. Sono tante infatti le verità che ci vengono mostrate da un altro punto di vista e che ci indicano ciò che praticamente ogni cristiano non riesce a vedere: il Dio descritto dalla Bibbia non è affatto un Dio buono e perfetto e il tragico finale è una perla che corona un libro eccellente. 

Se non avete mai preso in mano un libro di Saramago, sappiate che il suo stile di scrittura è molto particolare, soprattutto per quanto riguarda i discorsi diretti che sono integrati nel racconto senza segni di punteggiatura particolari, se non una virgola e una lettera maiuscola. L'effetto che si ottiene è quello di un'immersione totale nella storia.
Astenetevi se non vi piacciono le letture impegnate, altrimenti preparatevi a rivalutare il personaggio più discusso degli ultimi 2 millenni.

Nessuno ha compiuto tanti peccati in vita da meritare di morire due volte.

Condividi
Recensione di
Redazione
Vedi tutte le recensioni
Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

10 commenti
  • Se è scritto con lo stesso stile di Cecità, dubito che possa piacermi davvero. Sarà anche premio Nobel per la Letteratura, ma io quel modo di scrivere proprio non lo digerisco.

  • La storia è di tutt'altro tipo, ma la "densità", i dialoghi e altre cose sì, sono sempre di Saramago. Nella recensione mi è vietato spoilerare, però ci sono delle perle di rara intelligenza. Mi dispiace davvero che non ti vada giù la forma, perché secondo me ti perdi parecchio!

    Prossimamente mi mangio anche "L'uomo duplicato" e ti dico se il solito Saramago che io amo e tu odi o se potrebbe gustarti! :-)

  • Con mia somma vergogna ammetto di non aver mai letto nulla di Saramago.
    Vedremo di rimediare, visto che le letture "impegnate" non mi hanno mai spaventata U.U

    Ma ciancio alle bande! Benvenuto tra noi Alberto e complimenti per la recensione!

    ClarinetteM

  • Ciao Clarinette

    E grazie dei complimenti! Se mi posso permettere, potresti cominciare con Caino per vedere se ti gusta. Penso sia il più corto, però ti inquadra bene il suo stile. Se sei molto cristiana, mi sa che ci farai a pugni però… :-)

  • Sei la seconda persona oggi che mi consiglia di leggere "Caino" e la terza in meno di una settimana
    In compenso una di queste persone mi ha detto che sta leggendo al momento "Il Vangelo secondo Gesù Cristo" e non ci capisce nulla.
    Incoraggiante xD
    Quanto all'essere cristiana… mah. Credente sono credente, ma mi vanto di avere una mentalità molto, molto aperta ^^

    Grazie del consiglio!

  • Grazie Alberto per la tua collaborazione alla libreria immaginaria…il mio punto di riferimento per scegliere le letture ha una perla in più…
    Folletto

  • @Clarinette:

    Uhm… non è leggero, questo è vero, però almeno a me è sembrato molto chiaro. Anche troppo :D

    Comunque mai niente come una prova diretta potrà risponderti!

  • Credere o non credere è poca cosa quando li si sceglie per risparmiarsi la fatica del conoscere. È persino giusto che chi non vuole approfondire stia nella sfera che caratterizza i tonti. Sulla personalità di Dio ci si dovrebbe riflettere almeno un poco. Non occorre essere strafottentemente intelligenti per sapere che Assoluto significa non diviso, non sottomesso a estensione e durata, unico, perché due assoluti si negherebbero l'un l'altro e, poiché privo di parti che si relazionano tra loro, anche indefinibile se non attraverso delle negazioni. Assoluto, Infinito ed Eterno sono negazioni, appunto. Viene da sé che se Dio è assoluto non può essere affermato, perché ogni affermazione si afferma negando qualcos'altro e l'Assoluto non esclude nulla, altrimenti non sarebbe più assoluto. L'Essere, anche nella sua prima espressione non può essere assoluto.  È così evidente che a non vederlo ci si deve considerare bambini.
    Cattive persone, invece, se non si apprezza il sacrificio del Cristo, anche se fosse solo simbolico.

    P.S: Non ho letto nulla di Saramago, ma dalle sue critiche a berlusconi ho dedotto che è, o meglio era, persona intelligente e sensibile. Altro lo potrò dire dopo averlo letto.

  • vorrei regalare cecità per il ocmpleanno di una ragazza di 24 che studia filosofia.
    Non avendo letto niente di Saramago (la tram sembra molto interessante però) consigliereste questo libro come dono?

Recensione di Redazione