Il viaggio dell’elefante – José Saramago

Questo è il primo libro di José Saramago che leggo e non sono stata spinta dalla curiosità di leggere un autore così famoso, sono stata spinta da una sfida letteraria indetta su un forum di divoratori di libri che seguo da anni. E questa sfida mi ha portato in giro per il mondo ed una delle tappe era il Portogallo. Per cui mi sono armata di coraggio ed ho affrontato il “mostro” Saramago. Perché lo definisco così? Mi ha sempre fatto paura, nel senso che l’ho sempre visto e non senza motivo, un autore tosto e leggendo vari commenti dei suoi libri non era infondata la mia paura.
Però, nella mia follia, mi sono cercata un libro breve e dalla trama semplice, ho pensato:”Sarà una favoletta” mai e poi mai pensare che Saramago sia così prosaico o semplice, per lo meno mai pensarlo degli autori in generale.

Veniamo al libro. La storia è quella dell’elefante Salomone che vive alla corte del re del Portogallo, il quale, sotto consiglio della moglie Caterina d’Austria, decide di downloaddonarlo all’Arciduca d’Austria Massimiliano, al momento reggente in Spagna.
Così ha inizio il viaggio dell’elefante Salomone che va dalla Spagna a Vienna. Un viaggio surreale e pittoresco.
Viaggio ricco di avventure ed emozionante per la scorta del dono reale e per il suo custode, l’indiano Subhro. Essi apprenderanno cosa vuol dire avere rispetto per chi è diverso, capiranno che anche un elefante può provare sentimenti.
Ho trovato questo libro a volte tenero, avvincente, ironico a volte invece noioso. Ci sono stati momenti in cui mi sono commossa ed altri momenti in cui non vedevo l’ora di finirlo. Non so il perché di questi sentimenti.

E’ un libro dolce, ben scritto, belle descrizioni,ma a volte ho avuto la sensazione di perdere il filo del discorso.
Forse non era il periodo giusto per leggere Saramago, forse perché non ho scelto io veramente di leggerlo, so solo che mi ha lasciata perplessa, chissà magari in futuro riprenderò qualche altro libro di Saramago e ne rimarrò folgorata!
A voi, buona lettura!

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Recensione di
Mary Filetti

Sono una lettrice ossessiva, compulsiva. Il libro è parte di me, di ciò che sono. Ovunque io vado porto sempre con me un libro da leggere.

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1 commento
  • Questo è uno dei (pochi) libri di Saramago che ancora mi mancano: ne ho scelti altri, finora, perché la trama di questo mi attira poco. Non posso quindi entrare nel merito del racconto specifico, però conosco abbastanza lo scrittore (uno dei miei più amati!) per dire che per apprezzare Saramago bisogna accettare anche passaggi pesanti, o francamente noiosi, e lentezze a volte quasi insostenibili. Io penso che ne valga la pena, per godere di narrazioni suggestive e dense di riflessioni profonde e spiazzanti. Credo però anche che, data la sua peculiarità, Saramago si possa solo amare o detestare, senza soluzioni intermedie. :)

Recensione di Mary Filetti