Il libro delle cose perdute – John Connolly

Ho trovato questo libro in una di quelle bancarelle di libri a tre euro, al mercato. Mi ci è caduto subito l’occhio perché aveva la copertina rigida ed era edito Rizzoli.
Il titolo e la copertina hanno fatto il resto e il libro è finito nella mia libreria.

Siamo alle porte della Seconda Guerra Mondiale ma dimenticatevelo, non è questo il punto.
C’è anche un passaggio magico e segreto all’interno di un giardino. Ecco questo invece dovete ricordarlo, perché la storia verrà intessuta proprio nel mondo dove il piccolo protagonista della storia si ritroverà improvvisamente.

Mi accorgo ora che i primi due ingredienti sono praticamente simili alle Cronache di Narnia ma John Connolly è un autore contemporaneo e conosciuto soprattutto per i suoi thriller e poi, vi ricordo, che alla base di qualsiasi romanzo fantasy ci sono sempre gli stessi elementi che magari cambiano nome, ma sempre quelli sono.

David è un bambino che ama leggere ed è proprio in un mondo pieno di favole che finisce.
Ma attenzione… le favole hanno nomi simili a quelle che conosciamo anche noi ma… siamo sicuri che Biancaneve fosse una cicciona sfruttatrice? E che cappuccetto rosso fosse una ragazza invaghita di un lupo al quale deciderà di concedersi dando vita ad una nuova stirpe?

Fate attenzione cari lettori, queste favole sono senza dubbio simili a quelle della nostra infanzia ma le tinte sono più fosche, i particolari più crudeli, i finali ribaltati.
Un gran bel libro per adulti che non hanno dimenticato cosa vuol dire perdersi in una favola.

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Recensione di
Sara D'Ellena

«La mia intenzione è raccontare una storia: in primo luogo perché la storia viene da me e vuol essere raccontata.» Philip Pullman.
Raccontare storie e costruire librerie (immaginarie ovvio!) è la mia passione e la mia unica missione.

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3 commenti
  • In effetti conosco (e adoro) Connolly per i thriller di Charlie Parker, Angel e Louis. Uno dei pochi autori che ho letto in lingua originale, costretto dalle traduzioni in italiano che tardano ad arrivare.

    Alzi la mano chi chiede in libreria un suo libro e riceve in risposta un "Connelly?" riferito a Michael, autore di polizieschi.

Recensione di Sara D'Ellena