Fuori tema #3

Quante cose sono successe in questo periodo cari lettori? Tante direi.
La prima che mi viene in mente è che è morto Steve Jobs.
Personalmente non possiedo le varie tecnologie della mela, ma negare che fosse un uomo dalla grande mente e che con gli anni avrebbe potuto regalare alle nostre vite molte altre cose, sarebbe una sciocchezza.

Ogni grande cervello va celebrato, soprattutto quando scompare prematuramente, lasciando un vuoto che difficilmente potrà essere colmato alla stessa maniera (sapevate per esempio che è stato Jobs a comprare la Pixar da George Lucas e a trasformarla nell’azienda d’animazione che conosciamo grazie a Toy Story?).
Non so voi ma quando uscirà la sua biografia autorizzata (uscita anticipata al 24 ottobre) iniziata ben prima della sua morte, io ho tutta l’intenzione di leggerla.

Passando oltre, due notizie mi hanno lasciato basita: Vasco Rossi che fa causa a Nonciclopedia e la fa chiudere per alcuni giorni (ora che vi scrivo è tornata attiva ma… indovinate che fine ha fatto la pagina dedicata al “cantante”?) e la possibile chiusura di Wikipedia a causa dal comma 29 del cosiddetto DDL intercettazioni.

Non fanno paura anche a voi questi attacchi a due pilastri fondamentali di una democrazia come la satira e la conoscenza? Siamo disposti a scendere in piazza (virtuale e non) per far valere i nostri diritti?

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Redazione
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3 commenti
  • a me fa paura anche il fatto che non si sia parlato per niente della morte dell’uomo che ha inventato UNIX, per esempio, o dell’inventore del Pacemaker; certo, Steve Jobs fa più “scena” ..ma questo m’inquieta.
    E’ morto anche il doppiatore di Gandalf e di Silente ..scusate se questo lutto mi fa più impressione, questione d’affetto.
    Insomma ..tra tutti gli sfortunati eventi che ci circondano, possibile che solo alcuni prendano tutto lo spazio, per motivi che non sono certo misteriosi?

  • Siamo senza dubbio sotto l’influenza della cosidetta “agenda setting”. Internet secondo me dovrebbe servire ad uscire fuori dal coor, a ritagliare tempo e spazio a tutte quelle notizie che non passano in mainstream.

  • A casa mia la morte di Steve Jobs è stata vissuta quasi come un evento “familiare”. Mio marito, informatico per lavoro ma soprattutto per passione, è un estimatore della mela morsicata praticamente da sempre. Quando l’ho conosciuto io, 17 anni fa, aveva già a casa un Mac. Il primo Ipod, quello bianco, che a vederlo adesso sembra già un pezzo di modernariato, se lo comprò 10 anni fa in California (dove vive suo fratello) e visto che eravamo in vacanza lì non potemmo esimerci dal fare una visita a Cupertino.
    Per quel che mi riguarda, questa è la prima occasione in cui dico qualcosa a riguardo. In questi giorni si è detto tutto e il contrario di tutto, sono stati spesi fiumi di parole su tutti i social network, si è pianto, commemorato, criticato, polemizzato…
    Steve Jobs era un genio (mio marito proprio in queste ultime settimane sta leggendo un libro sulla sua vita che ha come sottotitolo piuttosto significativo: “L’uomo che ha inventato il futuro”), ma non era certo un benefattore e non credo che negli stabilimenti cinesi della Foxconn (dove si lavora in condizioni disumane e il numero dei suicidi tra i dipendenti è altissimo, tanto che al momento dell’assunzione gli operai vengono costretti a firmare una clausula che obbliga la famiglia a pagare una penale nel caso decidano di uccidersi) lo stiano piangendo come invece sta facendo l’opulento occidente.
    Una sola considerazione questa vicenda mi fa venire in mente: di fronte al destino beffardo e crudele, purtroppo o per fortuna, siamo tutti uguali…

Recensione di Redazione