Eva Luna – Isabel Allende

Isabel Allende continua a non convincermi.
Mentre spolveravo la mia libreria, l’occhio mi è caduto sulla costa di Eva Luna. Lo tiro, fuori, lo apro, leggo la quarta, le prime righe. Mi sembra di averlo impilato insieme agli altri senza mai averlo letto.
Così, incuriosita inizio a leggerlo fino a quando arrivata ad oltre metà libro un nome (Zulema), mi fa capire che io questo libro l’avevo letto eccome ma non ricordavo niente se non quel momento che stavo leggendo.
Tutto questo per dirvi il poco impatto che da sempre mi lascia questa autrice. Se mi chiedeste di raccontarvi La casa degli spiriti, che ho letto non molto tempo fa, sono sicura che non mi ricorderei niente dell’intera storia.

Il motivo è presto detto: la Allende usa pochissimo i dialoghi che, secondo la mia idea di pensiero, sono il mezzo essenziale per capire e affezionarti ai protagonisti. Le parole dette per me, sono assolutamente fondamentali.
Nei racconti di Isabel Allende, e in Eva Luna in particolare, tutto viene raccontato, descritto e mai vissuto cuore a cuore con chi, quelle vicende le vive.

D’altro canto però, Eva Luna è un romanzo di ampio respiro che racconta la storia di una giovane in cerca della sua strada in un paese segnato dalle dittature, dalla rivoluzioni e dei rivoluzionari, da madrine fuori di testa e padroni scellerati privi di buonsenso.
Ho letto in varie recensioni che Eva Luna è una storia d’amore.
Mi permetto di non essere affatto d’accordo: l’amore compare a piccoli sprazzi e solo la fine del romanzo è dedicato a questa tematica e anche qui, il tutto è raccontato in maniera velata, un dire e non dire che alle lunghe stanca.

So che questa recensione attirerà l’odio degli innumerevoli fans della Allende ma purtroppo sono fermamente convinta che si possa trovare da leggere qualcosa di molto meglio.

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Recensione di
Sara D'Ellena

«La mia intenzione è raccontare una storia: in primo luogo perché la storia viene da me e vuol essere raccontata.» Philip Pullman.
Raccontare storie e costruire librerie (immaginarie ovvio!) è la mia passione e la mia unica missione.

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7 commenti
  • Bella recensione, solo su una cosa non sono d'accordo: sul fatto che ti attirerai l'odio dei fans della Allende, non ne vedo il motivo, hai solo espresso in maniera garbata e precisa la tua opinione. Io ho adorato la trilogia "La figlia della fortuna", "Ritratto in seppia" e "La casa degli spiriti" eppure riconosco che l'impatto con lo stile narrativo della Allende non è facile. Il fatto che "Eva luna" non ti sia piaciuto solletica la mia curiosità. E' un libro che non ho ancora letto… chissà se mi piacerà… poi ti farò sapere ;)

  • Mea culpa: io dell'Allende ho letto solo "La casa degli spiriti" all'epoca dei miei 16 anni.
    Dovrei leggere qualcosa di più per esprimere la mia opinione a riguardo.
    Ad ogni modo, ha ragione Pistacchina: hai espresso la tua opinione con garbo, quindi niente odio delle fans U.U

    Brava Delly!

  • Io adoro la Allende, ho letto il suo ultimo libro "L'isola sotto il mare " e non mi è piaciuto. Io credo che sia giusto dire ciò che ci piace e ciò che non mi piace. Non mi sento offesa per il tuo articolo, l'hai scritto been senza offendere nessuno. Molti amano determinati autori,mentre altri magari non li sopportano. Il bello di leggere tanti libri e soprattutto di leggerne le recensioni sta anche in questo nel non essere d'accordo su qualcosa. Personalmente ho letto molto dell' Allende e sinceramente dico che l'ultimo libro non mi ha suscitato nulla. Anzi credo proprio che abbia perso la magia di un tempo. Per quel che riguarda il libro letto da te, non sono d'accordo, io l'ho amato molto, ma questo per me non è un problema, magari ci saranno autori che tu amerai e a me non piaceranno. La cosa importante è leggere!!!!!!!!!!Un bacio e grazie per la tua opinione!
    Mary

  • Come spesso si dice in questi casi.. de gustibus!
    Certo, per un'accanita lettrice come me, che ha pianto e riso e si è spesso scottata con le parole ardenti della Allende lasciandosi sopraffare dall'intensità dei suoi racconti, potrebbe forse suonare incredibile la tua "indifferenza".
    Perchè in ogni suo romanzo c'è l'Amore, non necessariamente per un uomo, ma è un elemento onnipresente, travolgente ed impetuoso: Amore per la libertà e per la Donna.
    Penso che sia questa la grande Forza che anima i suoi romanzi e che li rende irresistibili: non sono mai riuscita a trovare nessuna autrice che sappia scrivere di donne con lo stesso orgoglio, del loro coraggio, dei loro sacrifici, dell'essere amiche, amanti e madri. Davvero meravigliosa.

  • Rimango sempre affascinata dalle divergenze di gusti; credo che sia una delle cose più preziose concesse all'umanità.
    D'altronde se Isabel Allende è così famosa e amata, un motivo ci sarà.
    In effetti la mia analisi critica e quasi indifferente al suo romanzo è dettata soprattutto dalla carenza di dialoghi che per il mio modo di vedere la letteratura, sono fondamentali.

    Non sono riuscita ad affezionarmi ad Eva Luna, ed è un peccato. :)

  • Capisco cosa intendi, Delly: attraverso i dialoghi i personaggi si raccontano. La Allende non affida la rivelazione delle sue protagoniste a ciò che dicono.. bensì a ciò che fanno o ai dialoghi introspettivi che hanno con sé stesse: sono donne d'azione che tuttavia si conoscono profondamente e sanno guardarsi dentro.
    Per caso hai già letto il suo ultimo, "L'isola sotto il mare"?

Recensione di Sara D'Ellena