Sara D'EllenaL’estate è il periodo migliore per farsi i venire i brividi con un libro di Lisa Gardener, suprema nel tessere i suoi thriller che risvegliano la paura del corridoio buio da attraversare per andare in bagno, delle ombre strane dietro le tende della tua camera da letto e del minimo scricchiolio che la tua casa produce di notte.
Flora Danes era una ragazza senza segni particolari fino a quando una sera qualunque durante le vacanze di Pasqua, un maniaco la rapisce. Prima di essere miracolosamente ritrovata, Flora rimarrà nascosta al mondo chiusa viva in una cassa di legno e trasportata suo malgrado in giro per il paese per ben 472 giorni di follia, terrore e degrado.
Se non vi fosse bastata la mia introduzione a farvi accapponare la pelle, ci 
penseranno i racconti della stessa Flora la quale, trascorre gli anni successivi alla sua traumatica esperienza in uno stato di costante allerta, diventando esperta nell’arte dell’autodifesa (e della paraoia) e allo stesso tempo in costante ricerca di situazioni pericolose come se, una volta restituita alla vita normale, non riuscisse più a trovarne il senso.
Ma quando la storia di Flora s’intreccia con quella di Stacey Summers, l’ennesima ragazza finita nelle grinfie di un maniaco, tutto assume una sfumatura ancora più inquietante…
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