Con Te Fino Alla Fine del Mondo – Nicolas Barreau

Torno a scrivervi di Barreau, in modo del tutto casuale (non m’ero accorta di aver comprato due dei suoi libri a pochi giorni di distanza); per chi non lo ricordasse, povero caro, ecco qui l’altra recensione (la mia) e quella di Delly (perché io sono svampita e non sempre controllo prima se qualcun altro ha recensito un libro – pardonnez moi!).
Parlando quindi del nostro ormai “amico” Nicolas, non posso che anticiparvi che ancora una volta si tratta di un romanzo profondamente, naturalmente incentrato sulla città del suo cuore. Quindi, se volete venire con me e lui a farvi una passeggiata … non possiamo che tornare a Parigi, oui? è incredibile, per me, che qualcuno riesca a farmi apprezzare Parigi, a farmene tornare la voglia: ma lui descrive il profumo dei croissant, un albergo, un ristorantino, una strada, un semplice cafè ..e così è. Si vede, si capisce, si legge che lo scrittore ama la sua città e la conosce molto bene; Parigi non è mai la protagonista del romanzo, nè forse neanche il suo fulcro (anche se a me sembra proprio così) ma di sicuro è una co-protagonista silente, ma estremamente presente e partecipe.

Mi dilungo a parlare di Parigi perché la trama, purtroppo, non brilla: lettere intriganti di un’ammiratrice misteriosa, innamorata del proprietario-casanova di una galleria d’arte. Non posso dirvi altro sulla trama, perché queste cento paginette circa svanirebbero ancor prima di essere lette, se andassi oltre. In poche parole, un romazo breve e carino, o poco di più, niente di nuovo comunque (quante altre volte sono state scritte storie su lettere scambiate anonimamente, intrighi e intrecci?). Bravo col finale, piacevolmente sorprendente.
Nicolas Barreau si legge non per la trama (anche se l’altro romanzo era decisamente più consistente) ma per il suo modo di scrivere, diretto (nel senso che utilizza sempre un linguaggio semplice, da “tutti i giorni”, senza descrizioni ed espressioni particolarmente ricercate), a volte tenero, sporadicamente poetico; per le descrizioni di Parigi, da vero innamorato; perché nei suoi romanzi c’é sempre un bell’uomo e una dolce ragazza; e c’é sempre qualcuno che scrive, e questa é sempre una questione fondamentale nella trama.
Vi basta? allora ve lo consiglio.
Se non vi basta invece …leggetelo lo stesso, ma solo se vi capita: é un modo carino di passare qualche ora.

Enjoy!

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Recensione di
Silvia Righetti

"Tutto quello che vedo mi ricorda qualcosa che ho letto in un libro... ma non dovrebbe essere il contrario? " (cit.); sono una grafomane, oltretutto, quindi dove altro pensavate di potermi trovare?

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1 commento
  • esattamente quello che penso io di Barreu! Le sue trame sembrano più sceneggiature per film che romanzi veri e propri! Comunque, data la delusione del primo libro, aspetterei l’edizione economica :)

Recensione di Silvia Righetti