Come distinguere gli amici dalle scimmie – Will Cuppy

Come distinguere gli amici dalle scimmie?

Siete sicuri di esserne capaci?

Ci sono molti modi per distinguere gli amici dalle scimmie. Nulla di più semplice se uno si trova allo zoo. Le scimmie sono in gabbia. Si… Ma se non ci si trova allo zoo?” Come si fa?

Bhè, se avete avuto difficoltà a notare le differenze tra i vostri amici e le scimmie, ecco il manuale che fa per voi.

Se siete anche curiosi di conoscere le particolarità, i pregi come i difetti, i tratti caratteristici che spesso rimangono sconosciuti, di tutta una serie di animali, allora Come distinguere gli amici dalle scimmie è il libro giusto.

La penna divertente del caro Will Cuppy, di cui vi avevo parlato nella recensione di Declino e caduta di praticamente tutti, torna ad affascinarci con un libro che è un compendio di descrizioni dei più conosciuti animali della Terra.

Così come ci aveva raccontato i caratteri e i pettegolezzi più divertenti e imbarazzanti di alcuni famosi personaggi storici, Cuppy, in Come distinguere gli amici dalle scimmie, ci racconta e ci descrive animali come lo Scimpanzè, la Tigre, il Colibrì, lo Gnu, la Giraffa, l’Elefante e tanti altri ancora. Con il suo stile graffiante e la sua satira pungente, Cuppy non smette mai di farci ridere e sorridere, permettendoci di prendere la realtà un po’ meno seriamente del normale.

Cuppy ci trasporta in un universo personale, in cui ogni animale ha la sua storia, la sua natura e i suoi tratti salienti, su cui ragionare ma anche e soprattutto ridere.

coverPer esempio, Cuppy descrive in questo modo il Cuculo, l’animale che rappresenta una “manna dal cielo per gli scrittori”: “I Cuculi non hanno il benché minimo senso di responsabilità. Depositano le uova nei nidi degli altri uccelli e rivolgono tutta la loro attenzione a questioni di cui meno si parla e meglio è”.

Cuppy sfoga la sua frustrazione contro gli uccelli che, appena arriva la primavera, iniziano a cinguettare come ossessi impedendogli di concentrarsi sulla scrittura: “Un altro uccello su cui mi piacerebbe mettere le mani emette un sibilo intermittente che dopo cinque minuti di costante applicazione sarebbe in grado di trasformare un uomo delle caverne in un nevrotico incurabile”.

Per quanto riguarda il piccolo e dolce Canarino, Cuppy scrive: “Il Canarino allieta la vita di molte persone che altrimenti, nella vita, di lieto avrebbero assai poco. Il suo canto ha ispirato numerose poesie, atti di eroismo e attacchi di mania omicida”.

Anche i nostri diretti antenati, gli uomini primitivi, non vengono risparmiati. Cuppy descrive in questo modo la vita ordinaria di un uomo medio di Neanderthal: “L’Uomo di Neanderthal viveva nel terrore del Mammuth Lanuto, del Rinoceronte Lanuto, della Iena Lanuta e della Donna di Neanderthal, che lo trascinava nella sua caverna, faceva rotolare grossi massi contro la porta e lo sposava. La Donna di Neanderthal non aveva fascino ma aveva una clava”.

L’uomo moderno è invece dipinto con queste rassicuranti parole: “ L’Uomo Moderno, o Esaurimento Nervoso, è il più elevato di tutti i mammiferi. Le sue occupazioni principali sono, nell’ordine: l’omicidio, il furto, il rapimento, il trafugamento di corpi, l’istigazione alla lite, il nepotismo, l’incendio doloso e la mutilazione grave. E’ noto anche come il Buono, il Vero e il Bello”.

Non solo un libro per ridere e per prenderci in giro, quindi, ma anche satira tesa a generare pensieri nel lettore. Ognuno, ovviamente, rimane libero di cogliere quel che meglio crede dalle parole di Cuppy, di interpretarle a suo modo. Ci lascia liberi di trarre le nostre conclusioni, oltre che donarci un sano e positivo distacco da una realtà che, a volte, risulta esageratamente seriosa. Cuppy usa il suo stile e la sua scrittura per smuovere i pensieri, rimestarli, giocarci e stimolarci.

Sta a noi recepire e interpretare, sorridendo insieme a lui.

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Recensione di
Federica Bruno

Lettrice affiatata, non riesco a smettere di scrivere, scrivere, scrivere. Amo i libri gialli, l'ironia e la parmigiana di melanzane.

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