Cinquanta sfumature di Grigio – E.L. James

Non si può setenziare su niente senza prima averne avuto esperienza diretta e quindi, visto che non avevo il coraggio di comprare questo libro da sola, è venuta in soccorso un’amica, regalandomelo un pomeriggio di afa romana. E così eccomi qui a scrivere per voi la mia recensione su Cinquanta sfumature di grigio dopo quella dissacrante di MaddalenaR, sempre qui in libreria.

Tempo di lettura: 2 giorni (ovviamente non h24, diciamo 4 ore spalmate in due giorni estivi), quindi capite da voi che è un libro molto scorrevole, molto facile da leggere sia per storia sia per l’uso del registro linguistico.

Ma veniamo a noi. Mentre leggevo i primi capitoli, ma soprattutto mentre venivo a conoscenza del protagonista maschile Christian Grey, nella mia mente si muoveva qualcosa: i miei cassetti della memoria erano stati aperti e qualcuno ci stava rovistando dentro. Solo dopo un po’ ho capito che una frase in particolare (spesso ripetuta) «Respira Anastasia» è la stessa frase che il vampiro luccicante della trilogia di Twilight sussurrava alla sua amata mortale «Respira Bella».

I fan di entrambe le saghe mi staranno già insultando per la mia ignoranza ma io, solo oggi, ho scoperto che  Cinquanta sfumature ha tratto DAVVERO ispirazione dalla saga di Twilight. Non scherzo, lo giuro.
Il romanzo nasce come fanfiction sul web e vede gli stessi protagonisti della saga vampiresca (all’inizio, sul web, avevano perfino gli stessi nomi!) semplicemente trasposti in una realtà diversa da quella fantasy.
Immaginate la stessa storia della ragazzina un po’ impacciata che improvvisamente diventa la dea dell’amore dell’ultimo bello bello in modo assurdo (cit.) che, guarda caso, ha anche un terribile segreto.
Nel caso del vampiro a far paura sono i suoi canini e diciamolo pure i suoi compleanni ultracentenari. Nella trilogia delle Cinquanta sfumature, il bello e impossibile, nonché estremamente ricco Mr Grey ha solo un piccolo “problema”: pratica il sadomaso o se vogliamo la pratica di Dominatore e Sottomessa. Non dirò altro, internet pullula di informazioni e i libri sono davvero alla portata della nostra curiosità e agosto è ancora lungo per poter cedere a questa moda, no?

Leggerò gli altri due, per vedere se oltre il sesso (e fidatevi, non c’è niente di cui scandalizzarsi ho letto molto “peggio” in libri di ambientazione fantasy – vedi Jacqueline Carey-), la storia riesce a prendere una piega un po’ più originale della solita solfa di Giulietta e Romeo che ormai davvero, abbiamo letto in tutte le salse e condimenti!

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Recensione di
Sara D'Ellena

«La mia intenzione è raccontare una storia: in primo luogo perché la storia viene da me e vuol essere raccontata.» Philip Pullman.
Raccontare storie e costruire librerie (immaginarie ovvio!) è la mia passione e la mia unica missione.

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5 commenti
  • 1) la Carey entra sicuramente parecchio in dettaglio, ma – a mio parere – lo fa con stile. Senza risultare né volgare né ridicola, i due estremi in cui spesso sfocia chiunque scriva scene di sesso.
    2) il fatto che nasca come fanfiction di Twilight è motivo più che sufficiente per tenermene alla larga.
    3) peccato, perché le copertine sono fra le più belle dell’ultimo periodo, e promettevano bene.
    4) mi incuriosirebbe una recensione del libro a cura di qualcuno che pratichi effettivamente BDSM in una delle sue varie declinazioni…

  • devo ammettere che ho pensieri altalenanti su questo libro: un po’ non lo sopporto, perchè me lo trovo sempre davanti ogni volta che metto piede in una libreria; un po’ mi incuriosisce, nonostante o proprio perchè non si fa altro che parlarne.
    ma d’altra parte è successo lo stesso con Dan Brown e tanti altri, no? quindi credo che rimarrò ferma sulle mie posizioni … e cioè che non mi interessa un libro che oscilla tra Melissa P. e Twilight.

Recensione di Sara D'Ellena