Viva, Valentina è VIVA!
Con 30 anni di storia vissuta, di avventure incredibili e con i segni del tempo che hanno man mano segnato la sua figura, Valentina è viva.
Lo capisco da come mi guarda la gente quando sul treno tiro fuori lo splendido volume da collezione di “Viva Valentina!” e percepisco le reazioni che è capace di generare: curiosità, sdegno, imbarazzo, stupore e anche intesa.
Non conoscevo Valentina, sapevo della creatura di Guido Crepax ma non avevo mai letto le sue storie.
Ho vissuto per osmosi la sua presenza, quando saltava fuori nei discorsi dei grandi, quando spuntava un riferimento alla sua femminilità o all’emancipazione.
Ecco, Valentina – che per moltissimo tempo è stata solo un nome – mi è sempre stata presentata come esempio di donna ma al contempo una sconveniente presenza; uno di quei miti idolatrati ma difficilmente imitati.
Negli interventi raccolti in questo libro, si capisce la dicotomia insita in Valentina. Guido Crepax ha saputo infonderle lo spirito del suo tempo ma contemporaneamente uno spirito che attraversa i tempi. La scelta di farla progredire nelle sue storie, di renderla vulnerabile allo scorrere del tempo, la eleva e rende reale allo stesso momento.
È affascinante guardare come un personaggio superi le aspettative e la vita stessa del suo creatore.
Valentina è diventata un archetipo, un modello a cui guardare tanto nel mondo del fumetto, per la costruzione di un personaggio femminile forte e credibile, quanto nella vita, per la capacità che l’autore ha voluto far emergere di saper cogliere le esperienze con brio e disincanto, in un continuo scambio dare/avere con le opportunità della vita.
Si vede che Valentina è una creatura ribollente di vita, incapace di stare ferma (perfino nel sonno, i sogni diventano avventure) e così era l’autore; attento al dettaglio, scrupoloso nella costruzione delle vignette, intento a riversare le sue idee e la sua particolare visione del mondo.
Tenere e toccanti sono le lettere finali dei figli di Creapax e della moglie Lucia.
Loro sono le voci di chi Valentina l’ha vista nascere, intromettersi nel quotidiano, dare pensiero al padre, uscire di getto da una linea di china per infilarsi in qualche avventura immaginata o sognata.
Dicevamo, Valentina è viva e dimostra la sua vivacità espressiva “scappando di casa”, dalle mani del suo padre artistico, per affidarsi a mani altre ed a infinite declinazioni narrative; Tuono Pettinato, Lola Airaghi, Adriano De Vincentiis, Corrado Roi, Maurizio Rosenzweig, Gilles Vrancky omaggiano la prediletta di Crepax con il loro tratto personale, la curatrice Micol Arianna Beltramini da par suo impreziosisce con due storie, due riflessioni che esaltano l’eroina che è Valentina.
Consiglio vivamente di non farvi sfuggire questo splendido libro; è fatto con amore – per amore – e arricchisce chi lo sfoglia.
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