Chi è Daisy Kutter?
Un lupo che, conservando un manto di fascino senza tempo, continua a mantenere vivo il vizio del grilletto facile.
Lesta con la pistola, abile con le carte, imbranata nei rapporti umani.
Le sue straordinarie capacità verranno chiamate in causa da un ricco e losco figuro, sicuro di poterla battere con le sue diavolerie tecnologiche.
Daisy, ovviamente, rifiuta ma una fatale partita a carte le farà cambiare idea. Riluttante accetta la sfida di rapinare un treno in corsa protetto da un sofisticato robot guardiano. Un gioco da ragazzi…o forse no.
Il classico canovaccio western , con l’eccezione dei robot, qui camuffati tanto per non far stridere la presenza.
Non c’è molto altro da dire su questo fumetto.
E’ lineare fino all’appiattimento.
Scontato quanto un maggiordomo assassino.
Eppure ha la capacità di rimanere impresso.
Sarà per i disegni morbidi, le vignette riposanti , la storia che senza scossoni emotivi – senza mai deviare dal binario costituito – porta ad una conclusione bonaria ma soddisfacente.
Un lavoro pulito, senza sbavature, senza rischi, svolto a regola d’arte da Kazu Kibuishi.
A dimostrazione che gli artigiani del fumetto esistono e non c’è niente di male a consegnare alle stampe un prodotto semplice ma curato sotto ogni aspetto.