Cercando Alaska – John Green

Era da un po’ di tempo che volevo leggere qualcosa di John Green; ne ho sentito parlare tantissimo (più che altro per The Fault in Our Stars, che a quanto pare sta per diventare anche un film) perciò, alla fine, ho deciso di verificare di persona.
Il risultato? Niente di che, come immaginavo…o meglio, probabilmente sono io che sono fuori età massima. Da come è scritto, dai temi che tratta (ho letto un po’ di trame, prima di scegliere questo), mi sembra più un libro per adolescenti o ventenni al massimo; per quel che riguarda lo stile è simile a The Perks of Being a Wallflower (Noi Siamo Infinito, in italiano? perdonatemi, l’ho letto in inglese, ho dei dubbi!) ma quest’ultimo è scritto meglio.  Per capirci, John Green mi ha dato molto l’impressione di essere il Moccia d’oltreoceano… solo un po’ più drammatico e un tantino più filosofico; a dirla tutta, per me è un incrocio tra Moccia e Baricco: e siccome non amo nessuno dei due, potete immaginarvi le mie conclusioni.

Cercando Alaska racconta la storia di un ragazzo delle superiori, disadattato e senza amici, che decide di fare un salto ne$_1l buio e andare via da casa in un liceo privato (lo stesso che ha frequentato il padre); lì per lì sembra questo l’inizio dell’avventura della vita, ma non è esattamente così. Effettivamente la vita del nostro amico “Ciccio” cambia – trova degli amici per la prima volta nella sua vita; si fa trascinare nelle sue prime “avventure”; si innamora… ma la vera rivoluzione si chiama Alaska – amica, amore, mistero, e altro ancora. Soprattutto, un’ossessione che va avanti per un centinaio di pagine, e oltre, visto che il vero e proprio “mistero” si snoda (e si risolve, più o meno) nella seconda parte del libro…

Scarso spessore, trama che sa di brodino annacquato, personaggi non male; come ho già detto, è probabile che se avessi una decina (abbondante) di anni in meno, l’avrei gustato di più – ma non ci giurerei.

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Recensione di
Silvia Righetti

"Tutto quello che vedo mi ricorda qualcosa che ho letto in un libro... ma non dovrebbe essere il contrario? " (cit.); sono una grafomane, oltretutto, quindi dove altro pensavate di potermi trovare?

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6 commenti
  • Ho paura che siao fuori target per questo tipo di romanzi, quelli che fanno sospirare le adolescenti e disegnare cuoricini sugli angoli dei quaderni di matematica…

  • Questo non l’ho letto, ma Colpa delle stelle è carino, anche se non così tanto da giustificare tutto questo gran rumore attorno a libro e film. Comunque anche Colpa delle stelle ha un approccio piuttosto adolescenziale.

    • è un caso mediatico, secondo me, esattamente come Moccia e Baricco – ecco perché di base non mi piace (ah, i pregiudizi!).
      “carino” è effettivamente l’aggettivo giusto, Noemi…ma per me non è stato abbastanza ;)

  • Io l’ho letto e mi è piaciuto, secondo me molto meglio di Moccia. Non ho letto il secondo che è uscito da cui è stato tratto il film, mio marito l’ha letto e non gli è piaciuto. e’ SICURAMENTE per adolescenti, anche la trama, il linguaggio, però ben venga almeno leggono qualcosa…Anche Moccia lo promuovo visto che viene letto da molti adolescenti solo perché li fa leggere…certo non è alta letteratura,ma per lo meno non stanno solo a guardare Uomini e donne…
    Anche se da adolescente leggevo libri molto più impegnativi, però ognuno con la sua epoca!!!

    Ps: oh mamma sembro del 1800!!!!!!!!!

Recensione di Silvia Righetti