Busti d’autore #4 – John Connolly

Il sospetto che John Connolly sia un autore poco conosciuto in Italia mi viene ogni volta che in libreria chiedo ai commessi se hanno un libro di questo autore e loro cercano Michael ConnElly, magari convinti che io ricordi male il nome. Seguo l’autore per la serie di noir con Charlie Parker e spesso sono ricorso alle versioni in lingua originale dei suoi romanzi.

L’investigatore con il nome da sassofonista (ma i genitori probabilmente ascoltavano Glenn Miller) viene creato dall’autore nel romanzo “Tutto ciò che muore”. Classico scenario: Parker lascia il proprio impiego di poliziotto a seguito dell’uccisione di moglie e figlia da parte di un serial killer; da allora non avrà pace finché non troverà l’assassino. La sua furia vendicativa lo porterà ad azioni fuori della legalità. Parker è spesso affiancato da due killer gay, Louis e Angel, il primo uno spietato assassino di colore dall’aspetto elegante e lo sguardo di ghiaccio, il secondo un biondino malvestito ma con il talento per serrature ed affini.

Ritroviamo Parker e soci in “Il ciclo delle stagioni”, poi in “Gente che uccide” (uno dei migliori, in cui si affaccia il soprannaturale, e il primo che ho letto), “Palude” (ricco di intrecci), “L’angelo delle ossa” (altro gran bel capitolo nella saga dell’investigatore, che mi è stato regalato quando mi sono rotto una gamba – che amici simpatici mi ritrovo, eh) e tutti i seguenti.

Provate a leggerlo se siete amanti del giallo e del noir, magari con una prosa ricca e un humour graffiante, spesso dato dai punzecchiamenti tra i due killer.

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Recensione di
Antonio Soncina

Odio i best seller, soprattutto se di sfumature rosa, gialle o grigie. Ai classici preferisco storie contemporanee. Posso sopravvivere senza il rinomato "odore della carta" ma non con il Kindle scarico.

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