Bucce di banana – Rupert Everett

A grande richiesta, e con non poco rossore sulle guance, mi appresto a raccontarvi del mio amore per Rupy.
cop.aspxL’imbarazzo é normale quando si é coscienti di comprare un libro autobiografico esclusivamente per soddisfare un bisogno voyeuristico.
Dopotutto, quando si é innamorati, si tende a voler sapere tutto dell’oggetto dei propri desideri.
Allora, qui, lo scavare a fondo nelle vicende di vita di Rupert Everett diventa un bisogno primario.
Dai timidi esordi come attore, le compagnie più sgangherate animate dal sacro fuoco dell’arte, alle primissime esperienze col sesso.
Le amicizie influenti e quelle da bagordi (e il confine é sottilissimo, ve lo assicuro).
La mia morbosità non ha conosciuto confini, o meglio, ha avuto come termine ultimo la parola Fine a pagina 406 ma quello che ne ho tratto é una conoscenza da vero nerd sulle fasi della vita del mio idolo.
Le curiosità dei film interpretati dal bel Rupert, per quello che si può utilizzare in ambito pubblico, e dolci pensieri di cocktails sorseggiati col sole al tramonto e il mio Rupy al fianco, a parlar di noi,  in quei momenti intimi d’infatuazione che… EHM!
Sono uscito fuori tema.
Che dire di più; ve lo consiglio.
Se io l’ho comprato per amore per poi appassionarmi alle vicende legate ai suoi film, voi potrete benissimo appassionarvi alle vicende legate ai suoi film per poi rimanere incantati da Rupert…ma non troppo; badate bene che sono un metro e novantotto di gelosia.

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Recensione di
Simone Gentile

Sono Simone Gentile. Stretto tra una torre di libri e una pila di graphic novel (da leggere tutti, rigorosamente, in ordine sparso) continuo a lasciare una traccia nera su un foglio bianco; un timido rivolo che vuole affluire all'impetuoso corso della narrativa e continuare il Viaggio. Sono aperto a qualsiasi genere ma attratto dalle varie declinazioni della paura, per questo spesso mi ritrovo invischiato in storie che "MAMMAMIA!"... e forse poi, un po', me le vado a cercare.

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6 commenti
  • Premesso che NON sono innamorato di Rupert Everett (premessa doverosa e soprattutto salutare, dati gli oltre venti cm di sproporzione con il recensore in love), devo però dire che lo apprezzo moltissimo, da quando per caso, da ragazzo, entrai per noia in un cinema dove davano un film di cui non avevo mai sentito parlare; Ballando con uno sconosciuto, che da allora per me sconosciuto non lo fu più. Ma la domanda è: Rupert Everett a parte, 'sto libro è scritto bene o no? Perché OK la curiosità sulla vita dell'affascinante Rupert, ma insomma… se uno non brama di aggredirlo carnalmente ne può pure  fare  a meno, se la scrittura non è granché… Me lo chiarisci, questo dubbio? Grazie e tanti auguri per il 2011 (che, ne sono sicuro, ti porterà a incontrare l'oggetto dei tuoi desideri in un posto fantastico e romantico!)

  • Libro godibilissimo, scritto con brio e ironia. Lo consiglierei come lettura "cuscinetto", non nel senso che va letto tra due tomi impegnativi ma proprio che va stretto tra le braccia con tanto tanto affetto.

  • pessimo che sei, anch'io lo amo & so benissimo che non potrò averlo mai; ammesso e non concesso che lo incrociassi per caso per strada, SO di non essere il suo tipo ._.°
    me tapiRa!

Recensione di Simone Gentile