Beate Noi – Amy Bloom

Eva ha solo dodici anni quando la sua storia ha inizio. Ha sempre vissuto con la sua giovanissima madre, Eleanor Logan, e vedeva suo papà soltanto quando lui trovava il tempo per andare a far visita alla “seconda famiglia”. Avere due famiglie, magari una moglie e un’amante e più figli da una e dall’altra, in questi tempi potrebbe sembrare normale, quotidiano, di certo un’abitudine molto più odierna del necessario. Ma la storia di Eva è ambientata negli anni Quaranta, in America, anni in cui la dissoluzione odierna del concetto di famiglia era ancora nascosta, silenziosa, sottile. Questo genere di cose non si raccontava, in quegli anni troppo prematuri per considerare accettabile una simile possibilità.

Eva ha una sorella, ma ancora non lo sa. Ancora non sa nemmeno che suo padre vive in una bellissima e pomposa villa, con la ricca moglie e la talentuosissima Iris. La morte di Charlotte Readon, madre naturale di Iris, sconvolge l’equilibrio di questa doppia famiglia, ma soprattutto devasta l’animo della giovane Iris. Quando Eva scopre quest’altro mondo, questo lato nascosto di quella che è a tutti gli effetti la sua vera famiglia, ne rimane totalmente sconvolta. Soprattutto perché è proprio sua madre, la sua vera madre, a rinunciare a lei, lasciandola sola con questa nuova consapevolezza. È con l’auto di Mr. Portman, il vicino, che Eleanor accompagna Eva dalla sua nuova famiglia, di fatto abbandonandola a sé stessa e a questa nuova vita.

La sorellastra Iris, più grande di Eva di qualche anno, sogna di diventare una grande stella del cinema e si esibisce in qualche localino, ogni volta che può. La sua è una furiosa rincorsa verso il successo e verso la realizzazione del suo sogno. Iris non sembra avere nient’altro in mente, se non raggiungere il suo obiettivo. Iris ricorda bene che “Clara diceva che Billie Holiday la mattina si svegliava piangendo. Diceva anche che se canti il blues sei consapevole che se proprio non riesci a scendere a patti con il dolore, almeno devi riuscire a esprimerlo”, ed è per questo che il suo desiderio diviene una necessità più che un mero sfizio.

La piccola Eva è talmente innamorata della sorellastra da guardarla sempre dal basso, sin dal primo istante in cui si sono conosciute, e diviene pertanto la sua assistente personale. Eva ha come unico scopo quello di aiutare la sorella a coronare il suo sogno, per cui la segue sempre e dovunque, rivolgendole sempre sguardi di ammirazione e sorpresa. Solo con il passare degli anni Eva si accorge che Iris, per quanto bellissima, dotata ed elegante, ha anch’essa dei difetti, insopportabili difetti. Ma questo, come ci si aspetta da una buona sorella, non impedisce a Eva di amare sinceramente Iris e di continuare a sostenerla nel suo viaggio verso il successo, qualsiasi siano le sue scelte (pur giuste o sbagliate che possano sembrare). Eva scoprirà presto, anche e soprattutto grazie alle esperienze della sorella, che “chi vive di speranze, muore di fame”; e anche che “la crisi passa, le asperità si sormontano, e siamo qui, leggermente migliori, ma non troppo cambiati”.

 beate-noi-light-673x1024Il padre delle due ragazze, Edgar Acton, è un uomo vacuo e profittatore, che non gode della stima assoluta delle figlie che però, allo stesso momento, non possono non volergli bene. Un personaggio strano, strampalato eppure fondamentale per la storia che leggiamo. Ha un carattere bonario e particolare, sempre pieno di idee assurde: “Edgar disprezzava i predicatori evangelici ancora più dei tarocchi. Diceva che se la religione è l’oppio dei popoli, i popoli dovrebbero pretendere una droga migliore”.

Iris ha l’occasione di conoscere uno degli amici più fedeli e cari proprio durante una delle serate in cui si esibisce: Francisco Diego è un truccatore, si affeziona subito a Iris e alla sorellina Eva, tentando di aiutarle in ogni modo possibile. Francisco presenta le ragazze alle sue sorelle, Encarnacion e Beatriz (chiamate Carnie e Bea), le quali aiutano Eva a guadagnare qualche soldino per collaborare alle spese di casa. Iris ed Eva, infatti, decidono di vivere da sole, tentando la fortuna: Iris canta nei locali, Eva legge i tarocchi nel negozio da parrucchiere di Carnie e Bea.

Iris ha modo di incontrare vip di tutti i tipi, quando la sua carriera sembra decollare. Una di esse, Rose Sawyer, diventerà ben presto la sua prima amante. Iris scopre insieme a Rose la sua sessualità, i suoi istinti e i desideri che si celano nel suo animo. Ma il grande amore arriva quando, a causa di ristrettezze economiche, le due sorelle sono costrette ad accettare un lavoro presso la famiglia Torelli. Eva si occupa dei bambini mentre Iris continua la scalata verso il successo. È proprio a casa Torelli che Iris conoscerà il suo vero, grande amore: Irene Lombardo Heitmann, detta Reenie. Iris e Reenie si innamorano davvero, nonostante Reenie sia sposata con Gus, dal quale però non è riuscita ad avere figli. Reenie soffre tantissimo di questa mancanza gigantesca e Iris, pur di vederla felice, si spinge oltre ogni limite e rapisce un bambino (Danny) dall’orfanotrofio della città. Iris sa che sua sorella Eva sarà sempre dalla sua parte, e non sbaglia. Eva è capace di amare Iris nonostante le molteplici delusioni, gli amori finiti male e la carriera incerta della sorella.

Il rapporto tra Eva e Iris, lungo tutta una vita, sofferto, pieno di sentimenti e di esperienze, di dolori e di discussioni, di abbracci e affetto, ci insegna come una sorella (o un fratello) sia una parte fondamentale, imprescindibile di noi stessi, nonostante scontri, differenze, gelosie, paure. Il rapporto tra Eva e Iris, che ben presto diventano dipendenti l’una dall’altra, l’una che s’appoggia e si affida totalmente (e anche abbastanza inconsapevolmente) all’altra, racconta la storia d’amore del più grande degli amori che una donna possa mai vivere: quello tra due sorelle.

Beate noi, pubblicato da Fazi Editore, è uno splendido, romantico libro che racconta l’amore tra due sorelle, il senso più profondo della famiglia (seppur, in qualche modo, “acquisita”), i sentimenti che da essa scaturiscono e che in essa regolano i rapporti.

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Recensione di
Federica Bruno

Lettrice affiatata, non riesco a smettere di scrivere, scrivere, scrivere. Amo i libri gialli, l'ironia e la parmigiana di melanzane.

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