Apocalisse z – Manuel Louriero

Zombie, zombie, zombie!La mia passione e la mia condanna.
A pensarci bene, la condanna é dell’umanità, perché questi simpatici cadaveri ambulanti proprio non ce la fanno a starsene tranquilli a casa ma anzi, hanno il vizio di vagare e vagare e ancora vagare in cerca di cibo e proseliti; altri zombie.002666rh
Direttamente dal proprio blog, l’avvocato spagnolo Loureiro, ha deciso di unirsi alla febbre zombesca proponendo una sua versione – stile  “caro diario” – degli ultimi giorni dell’umanità.
Si rende protagonista della vicenda raccontando gli sviluppi dell’epidemia a partire dal suo salotto di casa.
Notizie del telegiornale, web e blog, fanno l’ossatura delle informazioni su una malattia  di cui si perde subito il controllo.
Gli Stati vengono colti in fallo da una diffusione repentina e inarrestabile.
Non c’é confine che regga alla pandemia e ben presto il mondo é al collasso.
Seguiamo il nostro eroe nell’organizzazione delle proprie difese, da prima non pienamente conscio del pericolo e subito dopo da vero esperto di sopravvivenza.
Scelte forzate dell’autore pongono il protagonista in situazioni rischiose e francamente evitabili  ma malgrado ciò non si fa fatica ad immedesimarsi nel povero avvocato.
Seguiamo tutte le sue peripezie con il fiato sospeso.
In questo, nella suspance, il racconto vive il suo maggiore pregio.
Per quanto le vicende raccontate possano essere riconducibili a film e altri libri conosciuti (e non é del tutto casuale la scelta), la narrazione vive, letteralmente, dei sobbalzi d’ansia che ci rifila lo scrittore.
Nel libro ce né a bizzeffe:
– ansia sfibrante
– ansia improvvisa
– ansia famigliare
– ansia da vicino rumoroso
– ansia da prestazione (non in quel senso)
In questo humus di sollecitazioni nervose fiorisce un libro appetibile, buono per chi vuole avvicinarsi al genere ma non soddisfacente (almeno per il mio palato fino).
Da appassionato come sono di  morti viventi ho scritto anche…scusate hanno bussato alla porta:
– si!
Chi é?
Se la smette di mugugnare, forse la capisco.
E non sbatta così forte sulla porta.
Aspetti che apro.
Ma si può sapere che diav…ARGH! –

Scusate, devo chiudere. E’ venuta a trovarmi mia madre! (molto più temibile di qualsiasi zombie; se non altro per la perseveranza)

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Recensione di
Simone Gentile

Sono Simone Gentile. Stretto tra una torre di libri e una pila di graphic novel (da leggere tutti, rigorosamente, in ordine sparso) continuo a lasciare una traccia nera su un foglio bianco; un timido rivolo che vuole affluire all'impetuoso corso della narrativa e continuare il Viaggio. Sono aperto a qualsiasi genere ma attratto dalle varie declinazioni della paura, per questo spesso mi ritrovo invischiato in storie che "MAMMAMIA!"... e forse poi, un po', me le vado a cercare.

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2 commenti
  • uahahahah dalla recensione mi ricordo un po' Io sono leggenda (il film, perché il libro non l'ho letto!) che ne pensi?

    NOn fare entrare tua madre! uahahah :P

  • "Io sono leggenda" é una signora narrazione, questo é più un diario di un povero diavolo.
    Poi nulla può reggere al finale a sorpresa del libro di Richard Matherson mentre il film zoppica vistosamente proprio in quel punto chiave.
    Te lo consiglio vivamente (per quanto Will Smith sia sempre un gran bel vedere).

Recensione di Simone Gentile