Viaggi e Altri Viaggi – Antonio Tabucchi


Non si può certo dire che questo non sia un romanzo adatto alla stagione ..!
Inizio col dire, a costo di squalificarmi immediatamente, che in generale non sono una fan di Tabucchi: non mi piace nè mi dispiace, mettiamola così. Questa serie di racconti di viaggi (perchè di questo si tratta) me l'ha passata mia madre, e devo ammettere che dopo le prime pagine volevo mettere giù il libro con uno sbadiglio. Ma poi …

I viaggi (e i resoconti di viaggio) mi appassionano oltre la mia volontà razionale; quando poi mi ritrovo a saltare da Genova a Lisbona, dall'India a Firenze all'Australia ..non posso non continuare a leggere! quest'ultima parte, ad esempio, mi ha fatto correre a riprendere tra le mani il mio amato Bryson: l'Australia è sempre affascinante, Tabucchi nè da' un'immagine un po' diversa rispetto a Bryson, e questo mi ha fatto piacere.
A parte le due sezioni dedicate all'India e all'Australia (e una ricca parte di racconti che parlano del Portogallo), il libro consiste in una serie di brevi resoconti di viaggio, ricordi e memorie per lo più: non immaginatevi una versione breve della Lonely Planet così cara allo scrittore, nonostante dia una serie di spunti buoni per partire. Scorrono in fretta questi raccontini, non tutti e non sempre, ma in generale non mi sento di sconsigliarlo; a volte appassiona, a volte molto meno. L'ultima parte, quella dedicata ai viaggi "per procura" (raccontati o sognati o immaginati o voluti) mi ha un po' deluso ..alcuni di quei racconti mi danno l'impressione che lo scrittore abbia voluto "allungare il brodo". Ma allo stesso tempo devo dirvi che il libro nasconde alcune perle preziose …

« Un luogo non è mai solo "quel" luogo; quel luogo siamo un po' anche noi. In qualche modo, senza saperlo, ce lo portavamo dentro e un giorno, per caso, ci siamo arrivati. Ci siamo arrivati il giorno giusto o il giorno sbagliato, a seconda, ma questo non è responsabilità del luogo, dipende da noi. Dipende da come leggiamo quel luogo, dalla nostra disponibilità ad accoglierlo dentro agli occhi e dentro l'animo, se siamo allegri o malinconici, euforici o disforici, giovani o vecchi, se ci sentiamo bene o se abbiamo il mal di pancia. Dipende da chi siamo nel momento in cui arriviamo in quel luogo. »

(non è così anche per i libri?)

Enjoy!

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Recensione di
Silvia Righetti

"Tutto quello che vedo mi ricorda qualcosa che ho letto in un libro... ma non dovrebbe essere il contrario? " (cit.); sono una grafomane, oltretutto, quindi dove altro pensavate di potermi trovare?

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3 commenti
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