Tutto chiede salvezza – Daniele Mencarelli

Tutto chiede salvezza di Daniele Mencarelli è un memoir dell’autore riguardo la sua diretta esperienza di Trattamento Sanitario Obbligatorio a causa di una patologia che lo ha portato a perdere il controllo e diventare un pericolo per sé e i propri cari.

Tra anamnesi e riflessioni personali, vengono fuori gli alti e bassi degli anni passati, il senso di vuoto, la disperazione a seguito di immagini banali, l’uso di differenti tipi di stupefacenti per tentare di controllare l’umore.
I compagni di stanza hanno diverse motivazioni per fargli compagnia, partendo sin dalla prima pagina da una raffigurazione grottesca che però diventa sempre più umana via via che la conoscenza si fa più profonda.
Il personale medico è il bersaglio dell’autore, poiché in esso egli ripone speranze non sempre giustificate, pur cercando di comprendere i limiti come esseri umani, che hanno altre vite nei loro pensieri e che sono stanchi di quanto hanno visto in reparto nel corso degli anni.

I familiari al telefono e in brevi visite rappresentano l’altra faccia della malattia: coloro che più ne hanno veduto gli effetti esteriori senza però aver mai guardato negli occhi i “mostri” dentro il narratore.

L’autore riesce a percorrere un filo sottile, senza eccedere nei toni drammatici ma comunque rendendo l’idea del senso di angoscia provocatogli dal male. Tutto chiede salvezza è un romanzo breve, non scende in dettagli troppo tecnici e usa il linguaggio comune dei dialoghi per restituire la semplicità di persone dall’animo travagliato conosciute durante l’esperienza narrata.

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Recensione di
Antonio Soncina

Odio i best seller, soprattutto se di sfumature rosa, gialle o grigie. Ai classici preferisco storie contemporanee. Posso sopravvivere senza il rinomato "odore della carta" ma non con il Kindle scarico.

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