Prima Famiglia – Pietro Valsecchi

Siamo abituati ad associare al nome di Pietro Valsecchi numerose fiction, film e serie tv di gran successo: Distretto di polizia, RIS – Delitti imperfetti, Karol – Un uomo diventato papa, Squadra Antimafia. Dall’unione del noto produttore cinematografico con Camilla Nesbitt, inoltre, è nata la Taodue Film, marchio di produzione di moltissime opere d’intrattenimento che fanno sognare ogni giorno un vastissimo pubblico d’italiani.

Ma Pietro Valsecchi s’è recentemente spogliato dei soliti panni, in cui calza a pennello, per tuffarsi in una nuova avventura, una nuova sfumatura artistica. Prima famiglia è il suo primo libro, pubblicato da Mondadori e dimostrazione che il talento, a volte, può esprimersi su piani diversi.

Prima Famiglia è la storia dettagliata e intensa di una famiglia di italiani, in particolare di siciliani, trasferitisi in America per coronare il famoso sogno americano. In quegli anni in cui l’America rappresentava un miraggio, un porto sicuro e un vero paradiso. La New York dei primi del Novecento, piena di italiani e di emigrati da ogni angolo del mondo, è stata la meta principale di chi non poteva più vivere nella sua terra, scacciato dalla povertà e dalla fame. Ma tutto questo afflusso, tutte queste persone sognanti portarono inavvertitamente con loro anche chi non aveva l’onestà nel cuore.

Pian piano, dai quartieri e dalle viuzze più povere e malfamate di New York, nacque la mafia. Figlia di quella siciliana, ben organizzata e ben nutrita, ch’era anche la causa della fame e della povertà in Sicilia. E che aveva spinto molte persone a cercare la felicità oltreoceano. Ma la mafia è un morbo contagioso e infetto: basta un unico portatore a far esplodere l’epidemia.prima fam

Quando la famiglia Palermo si trasferisce in America, tutti sono convinti di avere finalmente una possibilità di vita, seppure soggiogati dalla Mano Nera e dalla gente che pretende il pagamento del pizzo. Una famiglia povera, resa ancora più povera da questi strozzini, che sopravvive come può e che non abbassa mai la testa. Luigi ha cresciuto, insieme a sua moglie Carmela, quattro splendidi figli: Frank, il maggiore, desideroso sin da bambino di diventare un grande avvocato per poter difendere i diritti dei più deboli; Sal, testa calda, impulsivo e dal carattere frenetico; Nina, ottima sarta e ragazza pacata; e in ultimo Tony, che vive il sogno di incontrare il cinema nella sua vita. Sarà proprio Tony, molti anni dopo, a raccontare la storia della Prima famiglia di New York: la sua famiglia, la famiglia di Salvatore Palermo, suo fratello maggiore.

Luigi sa che la brutta gente bazzica il quartiere e teme per i suoi figli, ancora troppo piccoli per comprendere il vero pericolo. Perché Luigi sa che nella mafia ci entri con il sangue e ci puoi uscire solo con il sangue: dalla “famiglia” si può uscire solo all’interno di una tomba, e mai prima. Fa promettere a tutti i suoi giovanissimi figli di non parlare né dare mai confidenze a quegli scagnozzi in cerca di affiliati, e loro tutti ubbidiscono fedelmente. Tutti, tranne Sal.

La storia della famiglia Palermo ci catapulta in un tempo in cui la povertà rappresentava la vita quotidiana, dove non si poteva neanche immaginare il lusso di beni non necessari, chè a stento si riusciva a portare il piatto in tavola la sera. Per questo, per sfuggire a questa fame e a questa disperazione che Sal decide di appartenere a un’altra famiglia, una famiglia malvagia che lo porterà a compiere azioni inenarrabili. La sfida, la sensazione di onnipotenza, di essere sempre i più furbi, i numeri uno, si insinueranno così profondamente nell’anima giovane e inesperta di Sal che nessuno, neanche suo fratello Frank, ligio al dovere e alla legge, potranno mai estirpare.

Prima Famiglia è un bellissimo romanzo, avvincente e intrigante, che sa intrattenere  e incuriosire, donandoci scene e panorami – fisici ma anche emotivi – che straziano il cuore e che lo fanno palpitare con forza.

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Recensione di
Federica Bruno

Lettrice affiatata, non riesco a smettere di scrivere, scrivere, scrivere. Amo i libri gialli, l'ironia e la parmigiana di melanzane.

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