Per dieci minuti – Chiara Gamberale

Con una copertina così, e un titolo ancora meglio, potevo non chiederlo a Babbo Natale, questo libro? Fortuna che è stato bravo e ha esaudito il mio desiderio, o sarei stata capace di correre in libreria il 27 mattina e recuperare una copia on my own!

Chiara si ritrova in un periodo nero che più nero non si può, a combattere con il dolore più grande e inaspettato che le potesse capitare. A 35 anni sembra aver perso la voglia di vivere, non riesce a tirarsi su e a continuare la sua vita, quando l’analista le propone un gioco: e se facesse, per dieci minuti al giorno, tutti i giorni, per un mese, qualcosa di nuovo e mai sperimentato prima? Provare non costa niente, chissà, potrebbe anche rimanere sorpresa…

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Perché leggere questo romanzo? Perché a tutti, almeno una volta, è crollato il mondo addosso. Tutti, ogni tanto, cadiamo. Sembra sempre difficile rialzarsi, guardare il mondo che continua a vivere mentre noi moriamo dentro, ma è proprio questo il merito straordinario di questa storia: racconta di un mondo che continua a vivere, e che cerca di coinvolgere di nuovo, nel suo turbine di vita, la protagonista delusa e amareggiata, chiusa nel suo bozzolo da troppi mesi.

Che cos’è questo libro? Il soffio di speranza rimasto nel vaso di Pandora dopo l’uscita di tutti i mali del mondo. Bisogna che ce lo ricordiamo di più: la speranza sta sempre lì, anche quando il mondo sembra troppo buio, anche quando non troviamo l’interruttore per riaccendere la luce, e soprattutto, quando abbiamo perso la strada di casa.

Per questo è utile tenerlo sullo scaffale: un tocco di azzurro e un gioco spensierato, una medicina contro le giornate cupe.

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Trix
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