Per dieci minuti – Chiara Gamberale

Giovane scrittrice, conduttrice radiofonica e televisiva, Chiara Gamberale (Roma, 1977) si è imposta all’attenzione di pubblico e critica fin dalla fine degli anni Novanta. Per dieci minuti è un suo romanzo del 2013, che ha riscosso un notevole successo e forse introdotto una nuova “moda”.

L’io narrante del romanzo è la trentacinquenne Chiara, abbandonata dal marito a pochi mesi da un già sofferto trasferimento dalle campagne di Vicarello alla grande metropoli romana. Privata anche della sua rubrica su un settimanale perché sostituita da una concorrente del Grande Fratello, Chiara, disperata e smarrita, mette in pratica il consiglio della sua terapeuta di dedicarsi, per dieci minuti ogni giorno, per un mese, ad una attività mai svolta prima. Il libro è il diario di questo mese di nuove esperienze, dallo smalto fucsia, alla cucina, alla palestra, alla guida…9788807030710_quarta

Il romanzo, piacevole e scorrevolissimo, è rivolto in particolare ad un pubblico femminile, che la Gamberale riesce a coinvolgere emotivamente fino anche, spesso, a commuoverlo. Non è difficile per una giovane donna del cosiddetto primo mondo, soprattutto se ha sperimentato anche lei lacerazioni e abbandoni, immedesimarsi con la protagonista del romanzo che annaspa alla ricerca di nuovi punti di riferimento e di una piena realizzazione di sé. Chiara scopre infine di aver trascurato se stessa e le cose e le persone davvero importanti, mentre credeva di essere felice e realizzata; intanto vari personaggi, anch’essi alla ricerca di un posto nel mondo congeniale a sé, intrecciano le proprie strade con la sua: l’amico Gianpietro, il giovane immigrato Ato… l’unico personaggio incapace di mettersi in discussione e quindi di evolvere, è l’ex-marito di Chiara, un uomo superficiale e presuntuoso.

Per dieci minuti è un discreto prodotto letterario del nostro tempo e della nostra società, di cui descrive in maniera vivace e anche critica alcuni fenomeni e problemi: da Barbara d’Urso al Grande Fratello, da Berlusconi all’omosessualità e al travestitismo. Le giornate di Chiara alla ricerca di sé restano però il fulcro della storia, perciò le questioni politiche, sociali e di costume non vengono approfondite.

C’è però, a mio parere, un serio motivo di perplessità intorno a questo romanzo. I nuovi autori possono sfruttare  le opportunità offerte dai media, ed è giusto che lo facciano: è certamente il modo più rapido e incisivo per farsi conoscere. Nulla da eccepire, perciò, se sulla rete televisiva laeffe la Gamberale ha illustrato il proprio libro: in questo modo abbiamo conosciuto il suo viso e la sua voce e abbiamo scoperto che la vicenda del romanzo, nonostante l’io narrante si chiami Chiara, non è autobiografica, o almeno non completamente: la Gamberale ha effettivamente svolto il gioco dei dieci minuti, ma per il resto le storie personali delle due Chiara non coincidono. Tuttavia, sullo stesso canale, la scrittrice ha anche seguito cinque persone alle prese con i propri “dieci minuti”: ebbene, la riduzione a reality show di una esperienza interiore mi sembra assai discutibile e perfino incoerente, visto che questo romanzo non risparmia critiche al Grande Fratello. In questo modo si banalizza gravemente un gioco che può essere davvero serio e utile per uscire dal guscio di un dolore, per ricucire i propri strappi e per riscoprire se stessi.

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Recensione di
D. S.

Sono una lettrice vorace, una cinefila entusiasta e un'insegnante appassionata del suo lavoro; e non so concepire le tre cose disgiunte l'una dall'altra.

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