Ombra – Suzy Lee

La magia sprigionata dall’immaginazione alle prese con gli oggetti più disparati riposti in una stanza/magazzino.

L’incanto di una bambina che da vita ad una avventura che si muove sulle tonalità chiare (ben definite, inoppugnabili) e quelle scure (mutevoli e selvagge).

Ho usato questa narrazione per immagini nel momento in cui il mio “cucciolo” ha manifestato una insicurezza marcata al buio.

Mi piace il messaggio che Suzy Lee riesce a veicolare: il buio, e le immagini generate dalla fantasia in assenza di luce, possono spaventare solo se noi gli attribuiamo connotati mostruosi.

La bambina di “Ombra” plasma il buio che ha intorno, gli conferisce capacità e personalità e solo il desiderio di rendere il gioco più movimentato fa emergere un’ombra più selvaggia che tenta di prendere il sopravvento.

 

 

 

 

 

L’assenza stessa di parole permette al lettore, e al bambino che ascolta, di plasmare a piacimento l’andamento della storia che si trasforma e rende diverso il percorso ma mai mutato il messaggio.

Da leggere esclusivamente di sera, al lume di una piccola luce, prima che insorga il torpore del sonno, per giocare a “leggere” sia le ombre del libro che quelle della stanza.

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Recensione di
Simone Gentile

Sono Simone Gentile. Stretto tra una torre di libri e una pila di graphic novel (da leggere tutti, rigorosamente, in ordine sparso) continuo a lasciare una traccia nera su un foglio bianco; un timido rivolo che vuole affluire all'impetuoso corso della narrativa e continuare il Viaggio. Sono aperto a qualsiasi genere ma attratto dalle varie declinazioni della paura, per questo spesso mi ritrovo invischiato in storie che "MAMMAMIA!"... e forse poi, un po', me le vado a cercare.

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