“Ci sono tre tipi di uomini: quelli che vivono davanti al mare, quelli che si spingono dentro il mare, e quelli che dal mare riescono a tornare, vivi.”
Il mare ha sempre avuto un forte ascendente sulle menti umane, rappresenta il tramite per uscire da se stessi, dai propri limiti e, il titolo di questo libro “oceano mare” sembra rappresentare proprio ciò.
Il titolo colpisce subito, la prima parola “oceano” è rafforzativa della seconda “mare”, e indica già lo stile del libro un po' “sopra le righe”.
Ed è anche questo che mi ha colpito, dei libri letti, questo è quello più particolare stilisticamente parlando.
Ma veniamo a noi, questo libro è un interessante intreccio di più storie che ruotano attorno alla locanda Almayer, dove il mare lambisce i suoi muri e pare quindi immersa nell'acqua.
Perché è così importante? Tutti i protagonisti di questa storia cercano ispirazione o guarigione nel mare: a partire dal pittore Plasson, che vuole rappresentarlo nei suoi quadri dipingendo solo con l'acqua marina; un bizzarro professore che vuole edire un enciclopedia dei limiti, e perciò vuole capire “dove finisce il mare”; un'affascinante fedifraga; una ragazza in cerca della voglia di vivere con un prete ad aiutarla; un uomo in cerca di vendetta.
Ognuno dei personaggi ha una storia interessante da raccontare, e proprio là, davanti all'abisso la storia di snoderà.
È una lettura piacevole, mostra le debolezze e fragilità umane. Il libro è come una serie di domande, ti pone davanti a delle situazioni, senza tuttavia darti risposte.
In una parola: consigliato!
Oh che ottimo acquisto che sei stata carissima!
Mi piace questa recensione e finalmente ho capito di che parla questo libro! :)
E' una mia sensazione o sembra anche a voi che Baricco sia un po' troppo compiaciuto di se stesso?
grazie mille! :D
Comunque ho letto qualche sua intervista, e si, sembra un pò troppo compiaciuto di se stesso in quanto, dice e forse è vero, che è uno dei pochi scrittori italiani a sperimentare uno stile di scrittura diverso dal solito, e un pò in questo credo sia simile a Stefano Benni.
Insomma o lo si ama o lo si odia :D
Non mi ricordo chi disse di Oscar Wilde: “non dice niente, ma come lo dice!”.
Ecco, mi pare che di Baricco si possa dire lo stesso.
Comunque, io questo libro l’ho amato. Ha una potenza suggestiva, un uso del linguaggio e una scelta delle parole in chiave onomatopeica che ho ritrovato in pochissimi autori. Da leggere.
Questo libro in particolare, e Baricco in generale, mi lascia sempre molto confuso.
Lo amo?
Lo odio?
Diciamo che gli voglio bene come ad un caro amico che però m'ha fatto uno sgarro.
Decisamente lo ammiro perché ha uno stile molto personale ed evocativo.
Rimango sempre restio ad acquistare i suoi libri, un po perché non produce niente di davvero fresco da diverso tempo, e poi perché la sua scrittura é legata ad un amore lontano che me lo ha fatto conoscere e apprezzare; lasciarsi dei promemoria dolorosi sullo scaffale della libreria non rientra nei miei gusti.
Malgrado tutto "Oceano mare" mi ha solleticato la rilettura diverse volte ma l'ho sempre avuta vinta sul canto delle sirene…fino ad oggi almeno!
beh, un po' "narciso" (baricco) lo è.
tra l'altro, questo è l'unico suo libro che mi è piaciuto davvero.
s-consigliato ç_ç
l'unico libro di Baricco che sono riuscita a finire, e un po' ad apprezzare, è stato Seta.
per il resto ..per me rimane uno scrittore di citazioni da diario di scuola; ogni tanto ci riprovo a leggere qualcosa, ma rimango sempre della stessa idea.
krySal