Mr Gwyn – Alessandro Baricco

Chiamatemi pazza, ma quando leggo un libro, man mano ch incontro qualche frase, pensiero, immagine che mi colpisce di più, segno la pagina con un’orecchietta. Mi piace poi, quando lo finisco di leggere, ripercorrere un po’ tutto il libro, tornando a quelle pagine, sottolineando le parole.

Succede poi, che se mi trovo in mano un libro di Baricco, le orecchiette neanche le metto più: sarebbero in ogni pagina.

C’è chi dice che Baricco sia troppo antipatico, troppo egocentrico, che da City in poi si iniziato il suo lento “declino”. Chiamatemi pure di nuovo pazza, in quanto per me ogni volta è una scoperta, ogni volta mi fa emozionare, ogni volta chiudo la copertina del suo libro con soddisfazione, gli occhi lucidi, il sorriso ebete.

E anche questa volta c’è riuscito. A novembre è uscito il suo ultimo romanzo, Mr Gwyn. Ancora una volta il nucleo della storia sono i sogni, i progetti, le passioni. Un continuo sforzo per raggiungerle, coronarle, difenderle.

Mr Gwyn è uno scrittore che decide di smettere di scrivere. In realtà non lo fa mai. Non lo riesce a fare mai. Si, perché scrivere è la sua passione, e se ti alzi la mattina pensando ad una cosa in particolare, quella è la cosa che devi fare. Il primo insegnamento di Baricco è proprio questo: il non scoraggiarsi di fronte a ciò che di negativo può succedere. Di ascoltare il cuore, le passioni; non ci si può allontanarsi da ciò che più ci piace; questo ci insegue. Dobbiamo cercare di realizzare ciò che amiamo, ora più che mai, con determinazione.. Una determinazione che Mr Gwyn ha e decide di usare, creandosi un nuovo mestiere. Per non andare contro ciò che aveva promesso – non scrivere più – decide quindi di fare il copista. Ma il copista di persone. Decide di mettere per iscritto l’anima della gente. Davanti al lettore si apre quindi un nuovo modo di di vivere le persone. Quello che mira alla loro essenza, alla loro interiorità. Che non si ferma di fronte all’apparenza, ma scava in fonda, riportando a galla le cose essenziali per cui vale la pena vivere.

Alla fine della storia – con effetto sorpresa – Mr Gwyn ici dice che siamo storie, non solo personaggi, ma la nostra storia si compone delle pagine di un libro che nessuno ha mai scritto e che cerchiamo invano negli scaffali della nostra mente. In realtà, solo gli altri possono ricordarci, raccontarci,e il segreto rimarrà tale per sempre. Ma è nel percorso che compiamo per conoscere la nostra vera essenza che si racchiude tutta la bellezza della vita.

Infine Mr Gwyn ci insegna ad ascoltare noi stessi: a capire chi veramente siamo, quale storia rappresentiamo, cosa vogliamo fare. Siamo noi che decidiamo di farne del nostro futuro, dobbiamo essere noi  a capire che cosa ci fa nascere un leopardiano gorgogliamento dell’animo. Iniziamo a farlo.

In realtà c’è un parallelo tra Mr Gwyn e il suo creatore; l’uno spiega l’altro. Baricco scrive del suo personaggio:  “Il suo talento nel raccontare era d’altronde in dubbio, e in particolare sconcertava la facilità con cui sapeva calarsi nella testa delle persone e ricostruire i suoi sentimenti.” In realtà Baricco non stava facendo altro che parlare di sé, del proprio talento, della capacità che ha di emozionarmi.