Mitomania #4 – I dolori del giovane Apollo

Apollo, dio del sole, benevolo ma vendicativo, abilissimo suonatore di cetra e celeberrimo per le sue arti divinatorie.
Una divinità molto impegnata che, nonostante questo, ha avuto tempo per innumerevoli avventure amorose che sono state tra le più drammatiche e incredibili di tutta la mitologia.

Diciamo pure che Apollo era un tipo un po’ spocchioso tanto che un giorno, incontrato per caso il piccolo Cupido che armeggiava con arco e frecce, lo sbeffeggiò, dicendogli che una simile arma non era adatta ad un ragazzino.
Ora sinceramente, voi sfidereste il dio dell’Amore?

Cupido, ferito nell’orgoglio si prepara a far penare il dio luminoso. Estrae quindi due frecce diverse dalla faretra: quella a punta dorata che infonde l’amore con la quale trafigge Apollo e quella a punta d’argento che invece all’amore rende immuni e insensibili con la quale punge la bella ninfa Dafne.

Apollo, nemmeno a dirlo, diventa pazzo d’amore anche perché si sa, in queste faccende vince chi fugge, ma la poveretta doveva essere veramente sull’orlo di una crisi di nervi se è arrivata da chiedere a suo padre di trasformarla in una pianta di alloro pur di non cedere alle lusinghe dell’amore!

Lontano dagli occhi lontano dal cuore e Apollo che di Dafne ormai è solito portare una corona d’alloro sulla testa, si innamora di Giacinto.
Un giorno durante una gara di lancio del disco, il dio del sole esagera un pochino con la forza divina, tanto che il disco, tornando indietro colpisce mortalmente il povero Giacinto. Dalla ferita mortale del ragazzo e dal suo sangue, Apollo fa sgorgare un fiore sui petali del quale incide il suo dolore.

Ma non dimentichiamoci di Ciparisso, un altro giovanotto amante del dio splendente. Ciparisso oltre a dilettarsi con Apollo, aveva ricevuto da lui un cervo sacro che considerava il suo più intimo amico che un giorno, per puro errore, trafisse con il suo giavellotto. Ciparisso, disperato, chiese quindi ad Apollo di permettere che le sue lacrime scorressero per sempre e venne quindi trasformato in un cipresso, l’albero ancora oggi considerato simbolo della tristezza e del lutto.

Sfortunato in Amore questo Apollo… scommetto che non avrebbe dovuto sfidare Cupido!

Condividi
Recensione di
Sara D'Ellena

«La mia intenzione è raccontare una storia: in primo luogo perché la storia viene da me e vuol essere raccontata.» Philip Pullman.
Raccontare storie e costruire librerie (immaginarie ovvio!) è la mia passione e la mia unica missione.

Vedi tutte le recensioni
Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

1 commento
Recensione di Sara D'Ellena