L’uomo che mangiava il fuoco – David Almond

Che tremenda ansia!
Il filo conduttore del libro (che si ostinano a classificare come junior) é proprio questo.
Almond attacca una piccola zavorra di preoccupazione alla volta, senza strafare ma anche senza mai perdere occasione per farlo.l
E’ veramente un tipo in gamba (anche se infila baci equivoci qua e la) e sto imparando ad apprezzarlo relegato com’é nel cantuccio degli junior mondadori.
Alla faccia!
I temi sono scottanti e la sua penna si muove con una disinvoltura da Big.
Rimane per me nel cuore il personaggio di McNughy:
mangiafuoco folle, sopravvissuto alla giungla della guerra e a quella degli uomini.
L’unico ad entrare nella vita dei vari personaggi con un tono assai tragico, portando con se la consapevolezza che le cose sono sempre su un filo sottile e labile.
Bisogna impegnarsi perché le cose vadano come vogliamo e, laddove la nostra opera si ferma, bisogna pregare che tutto vada per il verso il senso giusto.
Dopo un libro come questo, dove la tensione si palpa sempre più in un sommarsi di piccoli tasselli, si rimane un poco straniati.
Almond ci lascia con un sapore strano sulla lingua.; fumo, paraffina e il marchio del fuoco.
 

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Recensione di
Simone Gentile

Sono Simone Gentile. Stretto tra una torre di libri e una pila di graphic novel (da leggere tutti, rigorosamente, in ordine sparso) continuo a lasciare una traccia nera su un foglio bianco; un timido rivolo che vuole affluire all'impetuoso corso della narrativa e continuare il Viaggio. Sono aperto a qualsiasi genere ma attratto dalle varie declinazioni della paura, per questo spesso mi ritrovo invischiato in storie che "MAMMAMIA!"... e forse poi, un po', me le vado a cercare.

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8 commenti
  • Io vorrei tanto conoscerli questi che "catalogano" i romanzi. Ho trovato delle perle incredibili nella c.d. sezione JUNIOR.
    Primo tra tutti il fantasy (che consiglio a tutti perchè è un fantasy atipico e meraviglioso) di Philip Pullman Queste Oscure Materie che affronta argomenti che sinceramente io trovo poco adatti ad un pubblico di "apprendisti lettori" e poi anche Il gioco dell'assassino della collana Junior Mondadori che ancora oggi, a distanza di anni, a pensarci mi incute timore e soggezione.

  • Oh, andiamoci piano con queste recensioni… Ragazzi, vedete di stuzzicare un po’ meno l’appetito, altrimenti… Altre due così e prosciugo i miei fondi mensili, e in questo periodo non ho nemmeno il tempo di leggermeli, tutti questi libri :-)

  • uhuh, Queste oscure materie! Ti prego scrivine che ho letto solo il primo e mi ha molto emozionato ma la mia diffidenza per le trilogie mi tiene lontano dal seguito; ho bisogno di una dose di motivazioni.

  • @Ingelo are u mad?
    Posso dire che sono i libri che metto senza indugio nella mia top3 personale. Sono fantastici e ne scriverò presto. L'ultimo poi è un capolavoro se consideriamo che Pullmann riesce a far arrivare i suoi protagonisti in una specie di inferno dantesco.
    E poi nel secondo arriva anche Will e il peccato orinale e la polvere giocheranno un ruolo decisivo. Sono splendidi, continua!

  • Che domande, é ovvio che io sia fuori di testa!
    Dopo una brutta batosta adolescenziale, per me é stato duro uscire dal loop dei fantasy in serie illimitata (non stiamo parlando di semplici trilogie ma di esalogie nella migliore delle ipotesi).
    Per non ricadere nel baratro seleziono trilogie con mooooolta attenzione.
    Comunque ormai sono fregato; pur aspettando le tue recensioni me li andrò a prendere in biblioteca…

  • @ Ingelo: allora forse hai già letto anche Ursula Le Guin? L’avrei voluta recensire, ma mi manca sempre il tempo… Se non l’hai ancora letta, visti i tuoi interessi, una scrittrice fantasy junghiana ti potrebbe piacere. Io ho trovato fantastici “La mano sinistra delle tenebre”, la trilogia di Earthsea e “I reietti dell’altro pianeta”, nonostante la traduzione pessima e l’editing orrendo dell’edizione Fanucci. Ma credo ci sia in giro anche una edizione della editrice Nord, che probabilmente è migliore. Per me, che non ho ancora letto Pullmann, la Le Guin in fatto di fantasy è il massimo. Dopo Tolkien, che però è uno scrittore talmente diverso da lei da non essere, in fondo, nemmeno confrontabile.

  • Le Guin é l'eccezione che faccio volentieri al fantasy. Ho acquistato la trilogia di Earthsea dopo aver consumato, maltrattato, prestato e mai più riavuto indietro il primo capitolo della saga "il Mago". Da applausi

Recensione di Simone Gentile