Le affinità elettive – Goethe

Cosa sono le affinità elettive?

Quel fenomeno chimico per il quale un elemento che ben si combina con un altro tende a separarsene in presenza di un terzo elemento con cui forma un’unione più compatibile.

Partendo da questo presupposto, Goethe ci mostra il carosello di emozioni che movimenterà il menage matrimoniale di Carlotta ed Edoardo quando Ottilia e il GoetheJW_LeAffinitaElettiveCapitano entreranno a far parte delle loro vite. Un tema accattivante se non fosse che il romanzo, scritto all’inizio del 1800, mostra al lettore moderno i suoi punti deboli.

I dialoghi sono retorici e ridondanti fino a sfiorare la noia e i protagonisti non brillano di luce propria, limitandosi ad incarnare in maniera fin troppo statica degli stereotipi: la bellezza angelica e l’ingenuità di Ottilia, il temperamento volubile e facilmente eccitabile del nobile e viziato Edoardo, l’onesta solidità del Capitano disposto a sacrificare i suoi sentimenti in nome di un più alto ideale di lealtà, la pragmaticità di Carlotta che subisce gli eventi più disparati senza che un guizzo di umanità scaldi la sua anima.
Romanzo non eccessivamente lungo e comunque di facile lettura, mi ha lasciato un senso di incompletezza come se Goethe, attraverso le descrizioni tuttavia mirabili dei paesaggi e l’introduzione di personaggi minori inutili allo svolgersi della vicenda, abbia voluto creare il pathos per un evento che poi non si è concluso. Attraverso le pagine del libro i protagonisti non “vivono” ma si “trascinano” in attesa di un momento topico che alla fine non giunge mai perché il destino, in modo del tutto casuale e frettoloso, decide per loro altrimenti.

Da alcuni considerato un classico che va letto almeno una volta nella vita (io sono alla seconda rilettura sebbene penalizzata da una traduzione piuttosto insipida) da altri un noioso “polpettone” è comunque un libro che non lascia indifferenti…

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Recensione di
pistacchina
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5 commenti
  • io lo consiglio vivamente.

    avendolo letto sia in lingua originale sia in italiano posso dire che merita anche nella seconda versione.

    nonostante la profondità e la ricchezza di implicazioni dell'opera, il testo procede in modo molto cadenzato e lineare e non annoia, tanto più che il suo carattere romantico non ne fa un romanzo "zuccheroso" o patetico. Anzi è molto sobrio.

    grazie per la recensione.

    Florian

  • Io lo consiglio comunque. Perchè aldilà delle critiche (soggettive, naturalmente) che ho mosso, trovo che comunque sia un bel libro. Forse un po' distante dalla "sensibilità" moderna ma sempre un ottimo stimolo di riflessione.

Recensione di pistacchina