La Scrivania Immaginaria #48

Che ne pensate di questa ” Honesty Bookshop ” ? quanto durerebbe da queste parti ? non lo so davvero, ma l’idea era troppo carina per lasciarla lì in un angolo e non farvela vedere. Ma veniamo a noi …
Come forse qualcuno si ricorda, la nostra povera Trix nello scorso numero della Scrivania ha chiesto asilo politico dall’assedio degli esami …e poteva la nostra amata Scrivania non concederglielo? naturalmente no! perciò, preparatevi gente, perchè Trix ha vissuto tutta la scorsa settimana in un cassetto immaginario ed ora è pronta a dare il suo contributo ( grazie Chiara! ).
Al proposito, vi ricordo che la Scrivania è ben lieta di accogliere qualunque suggerimento, idea, proposta che vi venga in mente .. di cassetti vuoti ce ne sono tanti!

  • Which books should you read this summer ? è il primo spunto fornito da Trix; ma voi, seriamente, ci state pensando ? è un argomento spinoso e complicato, lo so ! io per il momento sto leggendo il primo libro della saga di Dragonlance (avanti, amanti del fantasy, lapidatemi! me lo merito! ho 30 anni e ancora non l’avevo mai letto!) e sto per finire la biografia dell’imperatrice Sissi …dopo di che …le strade sono infinite!
  • mentre pensate, e riflettete attentamente, che ne dite di uno spuntino ? letterario, s’intende ! Trix ha preparato per noi some Fictitious Dishes; menu inspirati dai celebri romanzi …non perdetevene neanche uno mi raccomando !
  • e io? possibile che non abbia messo da parte niente, per questo numero della Scrivania? naaa, impossibile. Quindi ecco due spunti per voi, su quanto bene faccia leggere (e non solo al cervello e al cuore): Libri che fanno uscire di galera, e Libri che risollevano dall’angoscia del terremoto, a L’Aquila.

Buona Lettura!

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Recensione di
Silvia Righetti

"Tutto quello che vedo mi ricorda qualcosa che ho letto in un libro... ma non dovrebbe essere il contrario? " (cit.); sono una grafomane, oltretutto, quindi dove altro pensavate di potermi trovare?

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6 commenti
  • La biografia della principessa Sissi l’ho letta tempo fa, bellissima. Ho un debole per le biografie, specialmente per quelle delle grandi donne della storia, ho terminato da poco di leggere quella di Caterina di Russia, un libro davvero affascinante.
    Ieri sera ho finito Sostiene Pereira (come ho potuto arrivare alla soglia dei 40 anni senza averlo letto prima????), e prima ancona avevo letto La scomparsa di Majorana, scritto da Leonardo Sciascia (si è rivelato ahimè una delusione). E adesso mi aspetta Bar Sport e poi spero di rimpolpare un po’ l’e-book reader che questi di cui vi ho parlato li ho letti tutti in versione cartacea :)

    • Bar Sport è il migliore! vedrai, anche se ormai è po’ “passato”, continua sempre ad essere divertentissimo ..

  • Dopo qualche lettura deludente, finalmente mi sono imbattuta nel CAPOLAVORO: probabilmente quest’estate la ricorderò come l’estate della “Zattera di pietra” di Saramago (autore che, peraltro, raramente mi ha delusa). Un ringraziamento particolare va a mio figlio al quale ho mostrato quettro libri perché scegliesse lui, a naso, quello che avrei letto: e lui ha scelto la “Zattera…”, anche se non ha la copertina più sgargiante. Il sesto senso dei bambini! :)

    Quanto all’iniziativa dei libri in prigione… io, per l’Italia, proporrei un progetto diverso: data la scarsissima percentuale di veri, buoni lettori, imporrei dei giorni di galera a chi non legge almeno 12 libri l’anno. Ma forse così farei precipitare la situazione già drammatica del sovraffollamento delle nostre carceri… :D

      • Saramago è un grandissimo (anche se non tutte le sue opere sono allo stesso livello), ma come tutti i grandissimi o piace o non piace, non esistono possibilità intermedie. Non è un autore che emoziona il cuore, parla piuttosto alla mente e con le sue trame surreali e la sua ironia graffiante si scaglia contro la massificazione e la globalizzazione, l’incapacità e la corruzione della politica… In questo senso “Cecità”, “Saggio sulla lucidità” e “La zattera di pietra” sono dei veri capolavori: “La zattera” più di tutti perché privo, pur nelle quasi 300 pagine, di quelle lungaggini che a volte appesantiscono i romanzi di Saramago; e anche l’ironia, sempre spietata, è meno cupa e pesante che altrove. Quasi perfetto!
        . . .
        Ok, mi fermo. Mi sono fatta prendere la mano dall’entusiasmo. :D

Recensione di Silvia Righetti