La Meccanica del Cuore – Mathias Malzieu

Cosa succede se al posto del tuo piccolo cuore ghiacciato, ti mettono un orologio che fa tic-tac e cucù? Le emozioni sono più forti tra gli ingranaggi, perché rimbombano e ticchettano e cigolano, o sono le stesse di un cuore “normale”? Al cuore meccanico va prestata una giusta e attenta manutenzione…ma questo è vero anche per il cuore di carne e sangue.
E se questo povero cuore viene visto come un handicap, come una bruttura da coprire o da prendere in giro o da ignorare … c’è da chiedersi come può la persona che lo possiede farsi strada nella vita, senza credere di volta in volta di essere uno storpio, un mostro, un buffone, un fantasma.

Venite con me, anzi con lui, il ragazzo-orologio, a scoprire come si fa ad andare avanti nella vita tra emozioni devastanti, personaggi a volte buffi ma sempre intensi, una madre che non c’è ed un’altra che c’è anche troppo, attraversando stati Europei con uno strambo inventore come compagno…tutti alla ricerca di un’unica cosa, la medesima in fondo, quella che d’altra parte cerchiamo tutti.
Questa è una favola, breve ma intensa come è giusto che sia, e piena di metafore da capire o da ignorare …perché una favola è pur sempre una favola che la si capisca o no, ed è bella lo stesso.

Enjoy!

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Recensione di
Silvia Righetti

"Tutto quello che vedo mi ricorda qualcosa che ho letto in un libro... ma non dovrebbe essere il contrario? " (cit.); sono una grafomane, oltretutto, quindi dove altro pensavate di potermi trovare?

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2 commenti
  • Ho preso questo libro ancora mesi fa, seguendo le vostre segnalazioni che molto spesso mi hanno fatto scoprire testi che sono poi rientrati tra i miei preferiti. Questo però ha deluso le mie aspettative. Il linguaggio è troppo nebuloso, metaforico certo, ma senza un ancoraggio preciso alla realtà, le parole non sono state scelte con cura e sapienza. E poi il finale, che orrore! Peccato. Un’idea buona poco sviluppata e alla fine sprecata, a mio avviso. DeAndrè con il suo malato di cuore -con il quale è imprescindibile l’analogia- ha saputo fare decisamente meglio.. facendoci pagare molto meno.

Recensione di Silvia Righetti