La lunga saga di Diana Gabaldon – La Straniera

E’ azzardato, molto azzardato da parte mia fare una recensione su una saga che ad oggi ha raggiunto quota 13 libri (ma questo solamente perché l’editoria italiana spezza in due i libri che altrove sono venduti in un unico tomo). Tuttavia non parlarvi di una saga come quella di Diana Gabaldon, vorrebbe dire farvi perdere molto in tema di letteratura contemporanea.
Per questo proverò ad incuriosirvi un po’.

Dunque, la saga de La straniera (titolo del primo libro) parla di molte cose. Parla prima di tutto di storia. Si passa dalle lotte nelle Highlands nel 1700 fino ad arrivare nel corso dei libri alla Rivoluzione Americana e alla successiva indipendenza.
Ma attenzione, non sono libri storici sebbene la puntualità sia impeccabile. Qui si parla di una storia d’amore tra una donna che vive durante la seconda guerra mondiale e uno scozzese della metà del millesettecento.
Avete capito bene. Come fanno ad incontrarsi dite? Un cerchio di pietre è il portale che permette il passaggio purché il pedaggio sia di sangue e pietre preziose.
Ho parlato di storia, di fantasy e di amore. Ma non lasciatevi ingannare: questa storia dei cerchi di pietre si estingue nel corso dei vari libri  lasciandovi invischiati in una famiglia che negli anni si è allargata comprendendo figli adottivi, figli di sangue, nipoti, indiani d’America, gente di altre epoche.
E voi, fate parte di questo gruppo eterogeneo e folle.

Sarò sincera nel dirvi che potreste fermarvi al primo libro della saga (La straniera appunto) e avreste una storia conclusa pienamente. Ma mentirei se vi dicessi che non perdereste niente. Gli altri libri che seguono non sono, come spesso capita, un allungamento del brodo. Tutt’altro: specialmente i tre libri a seguire regalano alla storia una magia e un’atmosfera che s’insinuerà nella vostra mente e vi regalerà una sorta di gratificante dipendenza.
Provare per credere.

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Recensione di
Sara D'Ellena

«La mia intenzione è raccontare una storia: in primo luogo perché la storia viene da me e vuol essere raccontata.» Philip Pullman.
Raccontare storie e costruire librerie (immaginarie ovvio!) è la mia passione e la mia unica missione.

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6 commenti
  • Cara Delly io sono una fans!!!!!!!!!!!! Ho letto i primi tre libri di questa saga ed è semplicemente bella!!!Non vedo l'ora di poter comprare gli altri, anche perché diciamocelo il protagonista maschile merita…e come se merita!!!!!!!!!!!!!Hihihihihihihihi
    Al di là del faceto, è scritto bene ed io loderei questa scrittrice per la fantasia ed il suo modo di intrecciare la trama. Ed il modo di presentare e far amare ed odiare i personaggi.

    Ps: ABBIAMO VINTO BELLO BELLO!!!!!!!!!
    Complimenti a tutti 
    Mary

  • @ Albyok, ce la puoi fare, lo so!

    @Mary i primi tre libri sono assolutamente meravigliosi! Io li ho tutti con la copertina rigida perché sono un'ingorda e non riesco ad aspettare l'edizione economica della Tea, ma so che sono quasi alla fine!

    P.S. vado a finire l'ultimo libro. Sigh.

  • Delly, io ci ho provato. Davvero. L'ho letto quando me l'hai consigliato secoli fa, ma sono arrivata alla fine de "La Straniera" con l'amaro in bocca.
    Essì che mi conosci, vado matta per le storie d'amore. Ma questa proprio no.
    Sarà che non mi piace lo stile della Gabaldon, non so. Gusto mio, probabilmente.

    Magari chissà, un giorno lo rileggerò con un altro stato d'animo e lo troverò diverso.

    Clarinette

    P.s.: due cose. La prima: ri-complimenti a tutti!
    La seconda (decisamente off-topic, ma non posso trattenermi) ho visto "Inception". L'ho già detto qui in Libreria, ma lo ribadisco: io amo, amo, amo Nolan. Non è complicato quanto "The Prestige" (alla faccia di Merenghetti che ha candidato "Inception" come il film più complicato della storia del cinema -.-), ma scenografia, sceneggiatura e colonna sonora lasciano senza fiato. Bello. Bello. Bello. U.U

  • Anch’io ci ho provato, spinta dai vostri suggerimenti che molto spesso mi hanno saggiamente consigliata.
    Ma questo proprio no. Ho letto solo La straniera e dubito sinceramente che ne prenderò altri. Il tipo di scrittura è in alcuni punti veramente elementare, certi avvenimenti romanzati in modo nauseante ed inutilmente prosaico (ad es. le 3pagine dedicate a lui che torna dai suoi cani contro la mezza facciata per la decisione di Claire), dialoghi forzati e poco naturali, le descrizioni delle discussioni sono davvero ridicole, poca introspezione psicologica dei personaggi (e quel poco che c’è non è per nulla convincente), l’ambientazione storica è uno sfondo piuttosto vago. E per finire.. le scene di sesso!… lasciamole fare a Ken Follet che se la cava meglio, dai.

Recensione di Sara D'Ellena