La lettera d’amore – Cathleen Schine

Ogni tanto sento il bisogno di concedermi una pausa dalle letture impegnative e cerco storie più semplici, magari prevedibili ma proprio per questo rassicuranti. È quello che è capitato leggendo La Lettera d’amore di Cathleen Schine che, nonostante il titolo e la copertina rosa, non rientra nella tipologia Harmony – oltre ad essere edito da Adelphi che per me equivale a dire: libro da leggere – .

Protagonista assoluta del romanzo è una lettera d’amore anonima trovata tra la posta che sarà galeotta – come per altri fu un libro – tra l’affascinante Helen, quarantenne proprietaria della libreria del paese e Jhonny, ventenne commesso durante le vacanze estive.
Inzio con il dire che ci vogliono un po’ di capitoli per digerire Helen: è una di quelle donne troppo consapevoli del proprio fascino che non hanno paura di usarlo a proprio favore. Helen affascina per conquistare i suoi clienti, per convincerli a comprare libri, per farli ritornare in libreria anche solo per rivederla, convinti di essere unici, speciali:

Vendere i libri era un’arte, una specie di recita, intima e ardua. Era anche un gioco. Più guardava Helen e più se ne rendeva conto. Inquadra la forma, la forma del cliente; cerca negli scaffai il pezzo che corrisponde; incastrali insieme e hai completato il puzzle. Helen sapeva d’istinto che cosa sarebbe piaciuto e a chi, ma spesso la sua abilità era di indurre a comprare per pura forza di seduzione. Riusciva a convincere i clienti a comprare (e a leggere, e ad amare) i libri più inverosimili. Sotto la tutela di Helen, le ragazzine leggevano dispacci diplomatici. Uomini di mezza età leggevani racconti femministi tedeschi d’avanguardia.

Ma da quando Helen ha trovato quella lettera, non riesce a togliersela dalla testa; è sicura che sia per lei ma allora perchè non c’è mittente? I suoi ammiratori abituali non hanno paura di lasciarle messaggi, bigliettini ed omaggi ma mai dimenticandosi di firmare. E poi qualche frase proprio non la capisce e allora forse non è lei la destinataria di tanta passione? Possibile che tra quelle mura si stia consumando un amore di cui non è lei stessa la protagonista?

Il libro è davvero una lettura piacevole: la passione tra Helen e Jhonny viene collocata in una cornice narrativa protetta, dolce e luminosa e godibilissimi sono anche tutto i personaggi che ruotano intorno ai protagonisti che rendono il paesino di Pequot un altro luogo letterario da visitare quando si ha bisogno di riprendere fiato dalla vita vera.

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Recensione di
Sara D'Ellena

«La mia intenzione è raccontare una storia: in primo luogo perché la storia viene da me e vuol essere raccontata.» Philip Pullman.
Raccontare storie e costruire librerie (immaginarie ovvio!) è la mia passione e la mia unica missione.

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