La felicità delle suore – Daniela Delle Foglie

Maddalena (nomen omen?) ha 26 anni e vive in una famiglia piena di caos e di Dio: il padre è un famoso terapeuta e, in quanto “uomo di scienza con una fede indissolubile”, è adorato dal Vaticano e allo stesso tempo dal pubblico dei talk show televisivi ai quali spesso presenzia; la madre, evidentemente affetta da disturbi ossessivo-compulsivi, è passata da essere una donna di chiesa con le ginocchia segnate dalle panche, ad essere una maniaca del fitness che le panche le usa solo per gli addominali.
Poi c’è Gabriele, fratello maggiore di Maddalena, spina nel fianco del padre: libero, irriverente, probabilmente omossessuale e frontman di una cover band dei R.E.M che adora torturare il padre, presentandosi alle occasioni ufficiali con il suo ombretto blu glitterato e gli abiti di scena.

E Maddalena? Maddalena cerca di essere la figlia che il padre _la-felicita-delle-suore-1439939842vorrebbe ma è proprio per perseguire questo scopo che è estremamente infelice: a Maddalena, infatti, manca la fede.
Non è che non desideri trovarla o che abbia messo di proposito un muro tra lei e quello che da sempre le suore a scuola e i genitori a casa hanno cercato di farle comprendere.
E’ che per quanto si sforzi, lei questa luce non la vede. Questa presenza divina non l’avverte.
Ma poi, un giorno, più per gioco che per altro, decidere di sfidare Dio, chiedendogli una prova della sua esistenza e, nemmeno qualche ora dopo, Maddalena incontra Simone: affascinante, simpatico e… estremamente cattolico.
Esattamente il fedele che non salta una messa, che frequenta gli incontri in parrocchia, che si confida con il suo parroco per qualsiasi questione e che aspetta il matrimonio per fare l’amore.

La fede degli altri e che in lei continua a mancare, sembra una costante per Maddalena che però, nonostante l’irritazione iniziale di essersi presa una cotta per un fervido cattolico, decide di provare ad essere felice, felice come le suore, come i cattolici delle famiglie del mulino bianco.

Ma una come Maddalena, che sulla pornografia ne sa talmente tanto da farci la sua tesi di laurea, potrà davvero adattarsi ad uno come Simone, che le donne le “prova” con l’astinenza e la distanza?
Ma la domanda reale è un’altra: è giusto cambiare la propria identità, il proprio istinto e le proprie credenze per amore altrui? Per piacere a tutti tranne che a se stessi?

Un romanzo davvero piacevole da leggere, divertente perchè libero nell’espressione e nel contenuto e proprio per questo pieno di spunti di riflessione che consiglio a tutti, credenti e non.

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Recensione di
Sara D'Ellena

«La mia intenzione è raccontare una storia: in primo luogo perché la storia viene da me e vuol essere raccontata.» Philip Pullman.
Raccontare storie e costruire librerie (immaginarie ovvio!) è la mia passione e la mia unica missione.

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