La cattedrale del mare – Ildefonso Falcones


Parliamone.
Ho questo libro sulla mia scrivania da mesi dopo averlo abbandonato a poco meno della metà con la convinzione di aver sprecato già una marea di tempo (soprattutto considerando che sono in totale 642 pagine).
aNobii gli da ben 4 stelline ma i commenti relativi al libri sonoabbastanza paritari tra chi lo considera un vero e proprio capolavoro (!) e chi decisamente un mattone pesante, inutile e privo di senso.

Per quanto mi riguarda mi associo di netto al commento di questo aNobiano che riporto fedelmente: «Libro scandaloso. Ho sempre sostenuto e sostengo che "un libro non si abbandona mai perché qualcosa lascia sempre". Ebbene, in vita mia ho abbandonato un solo libro: questo. Un polpettone indecente di descrizioni inutili e verbose, elenchi di nomi e accozzaglie di vocaboli. Pessimo.» (Ale Greco).
Io aggiungo che l’autore (oltretutto osannato da molti per questa sua opera prima), ha iniziato una storia e ha continuato a scriverla per le generazioni successive, rendendo la trama qualcosa di inafferrabile. E’ come se volessi parlarvi di me iniziando dalla cima del mio albero genealogico.
Una noia mortale. Una pesantezza che è concessa – e non sempre – solo ai grandi classici e ai capolavori.
E questo, in caso non l’aveste capito, non è né l’uno né l’altro.

 

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Recensione di
Sara D'Ellena

«La mia intenzione è raccontare una storia: in primo luogo perché la storia viene da me e vuol essere raccontata.» Philip Pullman.
Raccontare storie e costruire librerie (immaginarie ovvio!) è la mia passione e la mia unica missione.

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5 commenti
  • Sono sempre stata in dubbio se comprarlo o meno e, dopo questa tua recensione, ho capito che ho fatto la scelta giusta .

    Grazie :)

  • A me non è dispiaciuto. Oddio, non è certo il caso di parlare di letteratura. Però come libro da spiaggia mi tenne buona compagnia per qualche giorno un paio di estati fa, e ho apprezzato la fedeltà della ricostruzione storica. Insomma, diciamo che leggendolo ho imparato qualcosa, il che mi ha aiutato a superare le difficoltà di uno stile che, come tu dici giustamente, è verboso e pesante. Certo, se dovessi dirti che ha lasciato il segno mentirei. Senza infamia e con qualche piccola lode.

  • esame fatto!ora posso scrivere…
    il libro non ho avuto il ''piacere'' di abbandonarlo (ho risparmiato un po' di soldi per un altro acquisto!) quindi non posso giudicare, ma vorrei solo dire che molte volte i commenti lasciati su anobbi mi lasciano un po' perplessa: si danno 5stelle a libri che a mio parere ne meritano forse2….ok la personalità dei gusti, ma c' un limite a tutto!!

Recensione di Sara D'Ellena