La casa di Parigi – Elisabeth Bowen

La casa di Parigi di Elisabeth Bowen è un grande classico della letteratura inglese, riscoperto e rieditato da Solzogno in edizione integrale.

Henrietta è una bambina, ha dodici anni ed è in viaggio verso Parigi. Per raggiungere Mentone, dove sua nonna l’aspetta trepidamente, dovrà passare una giornata a Parigi, a casa di un’amica di sua nonna. La signorina Fisher è gentile e premurosa, anche se agli occhi di Henrietta non sfugge una preoccupazione e una tensione che la signorina tenta di nascondere. Henrietta, che ha sempre vissuto a Londra, ha moltissima voglia di visitare Parigi ma scopre che a casa della signorina Fisher c’è un altro ospite, che attirerà tutta la sua attenzione.

Leopold è un ragazzino sveglio e pimpante, contento ed elettrizzato di vivere quella giornata: quello, infatti, è il giorno in cui Leopold conoscerà finalmente sua madre. Affidato a genitori adottivi e cresciuto nella lontana Italia, Leopold non ha mai visto sua madre, né tantomeno suo padre. Desidera con tutto il cuore guardare negli occhi la donna che gli ha dato la vita, dopo averla passata a domandarsi come fossero i suoi capelli, se fosse felice e, soprattutto, per quale motivo non l’avesse voluto con lei e avesse scelto di darlo in adozione.

Henrietta comprende le forti sensazioni di Leopold, poiché condivide anch’ella il desiderio quasi folle di rivedere la propria madre. Arriva a provare un pizzico d’invidia per quel bambino un po’ pestifero che presto realizzerà il suo sogno. Henrietta, però, non avrà più la possibilità di incontrare la mamma, poiché essa è spirata in cielo anni prima.

La relazione tra i due ragazzini mette a nudo, tramite l’innocenza con cui solo i bambini sanno esprimersi, due anime incoscienti e giovani, che cercano disperatamente risposte alle domande fondamentali della vita. Henrietta e Leopold si sostengono a vicenda, pur non in maniera del tutto conscia, si sfogano e si confortano, ma si prendono anche in giro e realizzano l’uno il dolore e i desideri dell’altro.

La signorina Fisher dimostra un animo teso a causa della malattia della madre, su cui ella concentra tutte le sue energie e attenzioni. La vita della signorina Fisher è costellata da delusioni presenti e passate che l’hanno indurita e resa una persona ancora più fredda rispetto al suo carattere già di per sè introverso. Da giovane, infatti, la signorina Fisher ha vissuto un’esperienza importante che ha cambiato la sua vita: la storia d’amore con Max e l’amicizia con Karen, la mamma di Leopold. Le dinamiche dell’abbandono del ragazzino nascondono una storia di delusione e sofferenza di due ragazze, amiche unite, che si innamorano dello stesso uomo.

In una cornice conservatrice e “antica”, in cui la vita aveva un differente corso, colore e regolamento rispetto all’era moderna, questa relazione diventa una pietra gigantesca in un piccolo ruscello, poiché acquisisce un’importanza fondamentale per tutti i personaggi di questo romanzo, più o meno toccati e influenzati dagli eventi descritti.La casa di Parigi

La casa di Parigi è uno splendido romanzo, delicato e passionale, che permette di guardare da una diversa angolazione le problematiche e le passioni dei personaggi che vivono in esso.

Elisabeth Bowen entrò a far parte del Bloomsbury Group, il circolo di artisti che influenzarono la letteratura londinese durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale. Del Bloomsbury Group faceva parte anche la famosissima Virginia Woolf, la quale ha avuto modo di apprezzare La casa di Parigi e di paragonarlo ai suoi romanzi. Il Bloomsbury Group era composto da artisti che rifiutavano le restrizioni e le regole dell’epoca, declamando una libertà sessuale, artistica, sociale e religiosa che li rese molto famosi – non poche furono le critiche e le beffe che il gruppo attirò su di sé in quegli anni. Ma, con il senno del poi e ai giorni nostri, questa concentrazione di intellettuali ci appare come un segno del tempo che verrà: un’anticipazione della società moderna e del suo veloce sviluppo.

Questo romanzo testimonia che determinate scelte della vita, sensazioni ed emozioni inseguite disperatamente, indecisioni e tentennamenti così come l’abbandono alle passioni, possono modificare il corso degli eventi in maniera determinante. E riflettersi su molte delle persone che ci stanno accanto, creando una concatenazione strettissima che spesso chiude in una morsa.

Non si può sapere ciò che accadrà, se sceglieremo una cosa o un’altra. Ma è sempre bene seguire il proprio cuore, che racchiude la realtà dei nostri desideri più profondi.

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Recensione di
Federica Bruno

Lettrice affiatata, non riesco a smettere di scrivere, scrivere, scrivere. Amo i libri gialli, l'ironia e la parmigiana di melanzane.

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