Ecco a voi un altro romanzo primo, di una giovane scrittrice. Ilaria Mazzeo sa scrivere, indubbiamente, anche se bisogna ammettere che non brilla.
Il romanzo è intenso, impregnato di dolore, e di perdita: un fratello, un amore, qualche pezzo di vita. La protagonista è insieme forte e debole, si risolleva dopo ogni scossone ma spesso si lascia trascinare dal suo stesso dolore (effettivamente, non facciamo tutti così?).
Siamo davanti ad un romanzo breve, semplice, molto realistico e direi 'reale': non ci sono dietro grandi filosofie, atti eroici, miracoli. Solo la vita, che spesso è brutta, e che spesso purtroppo tradisce senza dare compensi.
Non è di certo con uno spirito allegro che l'autrice ha scritto questo romanzo (la cui copertina già dice moltissimo) ma è sicuramente con sincerità. A volte ci si ritrovano dentro degli echi di Banana Yoshimoto, e di Haruki Murakami: ma non aspettatevi la stessa capacità di scrittura!
Non so se consigliarlo o no: di certo evitate, se l'umore non è dei migliori; però non posso sconsigliarlo in assoluto (a parte per una questione di principio, ovviamente) perchè la scrittrice è capace, e il romanzo scorre in fretta.
Enjoy!
A me Il silenzio è piaciuto parecchio. Nonostante sia una storia d'amore un po' struggente non è mai caduta nel patetismo.
Carlotta
Good job darling! :)