Il Risveglio dell’Anima – Mariella Siviglia

E’ difficile fare una recensione di un libro che parla di AIDS; specialmente se autobiografico, come in questo caso. Eppure, ho preso questo impegno e intendo rispettarlo. Quindi cercherò di essere il più delicata possibile, e di dividere per quanto posso il punto di vista “critico” da quello “emotivo”.

E questo perchè, dal punto di vista emotivo, è un libro profondo ed intenso; Mariella racconta la sua storia, la sua scoperta di essere sieropositiva, stralci della sua vita da tossicodipendente, da bambina infelice e poi da madre e compagna fragile ma soddisfatta. Non è una storia leggera, Mariella non ha avuto una vita facile. Questo libro, che è una sorta di diario in cui la donna si sfoga e riflette, ripercorre tratti della sua vita e le emozioni ad essi legate.

Dal punto di vista puramente stilistico, non è un libro che posso raccomandare; lo stile è frammentario e ripetitivo, la storia va avanti e indietro e si ferma più o meno sempre sugli stessi avvenimenti e le stesse sensazioni, menzionando qua e là qualche persona a lei cara, qualche ricordo sparso, senza approfondire mai. Anche il racconto della malattia e delle sue ripercussioni è superficiale, spezzettato; sono certa che l’intento sia buono, ma non mi sembra che Mariella Siviglia possa approdare a qualcosa, seguendo il suo flusso di pensieri ed il suo stile. Probabilmente sarebbe stato utile affiancarle un editor …ma questa è solo l’opinione esterna di una lettrice.

Detto questo, non mi sento di consigliare nè di sconsigliare questo libro; rimetto ad ognuno di considerare le due facce di questa mia recensione, e poi di scegliere secondo quale è soggettivamente più importante.

Enjoy!

PS. mi permetto, in caso qualcuno di voi fosse interessato ad approfondire l’argomento AIDS, di consigliarvi di leggere Dopo Quel Viaggio, di Valeria Piazza Pulido: è la storia di una ragazza che, per disattenzione o leggerezza, si ritrova contagiata in un periodo (inizi anni ’90) in cui dell’AIDS si parlava ben poco. E’ un romanzo autobiografico, intenso ma allo stesso tempo leggero, che da’ molto da pensare ma allo stesso tempo ti lascia addosso ben più di un sorriso.

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Recensione di
Silvia Righetti

"Tutto quello che vedo mi ricorda qualcosa che ho letto in un libro... ma non dovrebbe essere il contrario? " (cit.); sono una grafomane, oltretutto, quindi dove altro pensavate di potermi trovare?

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13 commenti
  • sinceramente di una persona che facendo la recensione di un libro ne consiglia un’altro….bhè non mi fido molto…..

    • Mi aspettavo di suscitare qualche commento negativo, vista la mia recensione :) d’altra parte, io sento il dovere di essere sincera. Per questo ho premesso che in questa recensione andrebbero separate la parte puramente “critica” e la parte per così dire “emotiva”, che porta naturalmente a tenere un libro simile in grande considerazione.
      Il fatto che io abbia consigliato un altro libro è perchè credo che sull’argomento AIDS non ci sia mai abbastanza informazione, ed un libro in più non può nuocere: inoltre è per un certo verso simile a quello scritto da Mariella Siviglia, anche se ambientato in America; per questo, ho pensato fosse un buona idea.

      • Invece si sbaglia. Una persona è fatta di un cuore e di un’anima. La risposta negativa gliela scrivo io. Le sue parole comprese le critiche non mi fanno più male di quello che vivo giorno per giorno. Vorrei vedere lei, al posto mio………se riuscirebbe a separare la testa dal cuore, quando si scrive con l’inchiostro della sofferenza.
        Lunga vita a lei e alla sua famiglia.
        Mariella Siviglia.

    • Io in questa recensione ho letto solo critiche. Non si è voluto vedere la Persona con le emozioni.Mi dispiace ma davvero poteva fare solo critiche, ma non consigliare un altro libro. Ecco, lei mi ha discriminata, in qualche modo, come le tante persone che ho incontrato durante il mio cammino di vita e che davanti mi fanno il sorriso e dietro tirano le pugnalate. Comunque. La prossima volta che le viene la brillante idea di rileggere il mio libro, lo legga con il cuore, ammesso e concesso che ne possegga uno.
      Mariella.

  • ps: e poi io l’ho letto ed oltretutto è anche a scopo benefico e il tuo consigliare un’altro volume non mi sembra proprio carino…potevi fermarti alla critica e basta…

  • anche io l’ho letto e la prefazione scritta dal dott.palladini mi sembra che approfondisca anche l’aspetto scientifico della malattia e concordo con amalia sul suggerire un’altro volume.

  • Non mi sembra carino neppure da parte da chi lo ha scritto e lo ha vissuto il libro. Sono Mariella, e sfido chiunque al mio posto ad avere il coraggio di prendere una penna in mano e descrivere la propria sofferenza e le emozioni. Io non sono una scrittrice, il libro l’ho scritto con un obiettivo: rompere il muro di silenzio da parte delle Istituzioni su una piaga sociale, l’aids che riguarda tutti a prescindere dall’orientamento sia sessuale che religioso, compreso quello politico. La malattia , l’aids nel mio caso non manda una raccomandata di preavviso. Ti colpisce quando meno te lo aspetti e può segnare e devastare tante vite, famiglie intere. Io non voglio fare la morale a nessuno, ma la persona che ha fatto questa recensione probabilmente è una persona fredda, distaccata, con pregiudizi.
    Saluti
    Mariella Siviglia.
    Ps: mi bastano i ringraziamenti di chi lo ha letto. Tanti studenti che mi hanno voluto anche incontrare in una classe e farmi delle domande, guardandomi negli occhi.
    Per Cristina: Professore Adriano Paladini ( con una elle ). Saluti.

  • Mi dispiace di aver causato tanta rabbia, o addirittura infelicità; me ne dispiaccio sinceramente.
    Mi è stato chiesto di fare una recensione, sincera e spontanea, e così ho fatto – il libro mi ha molto commosso, ma non sarebbe stato giusto lasciare che l’emozione cambiasse il mio punto di vista sull’opera letteraria in quanto tale.

    Se avevo l’obbligo di parlarne bene a dispetto della mia opinione, o se non ho diritto ad un’opinione perchè non ho vissuto i fatti, mi dispiace ma non lo sapevo: pensavo che scrivere e pubblicare la propria opera ed esperienza sottindesse un’apertura a lodi e critiche in ugual misura.

    Ammetto lo sbaglio, di convinzione e pensiero.
    Ma ripeto che ho consigliato l’altro libro SOLO ed ESCLUSIVAMENTE per venire incontro a chi desiderasse ALTRE informazioni sull’argomento (non un’alternativa, quindi, ma un’AGGIUNTA), e credo sempre fermamente che non ci sia abbastanza materiale di lettura su argomenti come questo.

    Detto questo, spero che questo via via di commenti e risposte ugualmente negativi possa ora concludersi qui.

  • La mia non è una opera letteraria, ma una testimonianza. Non mi ha causato rabbia. Le ho scritto quello che penso.Del resto la sua è l’unica recensione in cui mi son state fatte delle critiche, quindi va bene così.
    Ps : se vuole consigliare a qualcuno di saperne di più riguardo l’aids, li mandi a farsi un giro negli ospedali oppure nelle tante case famiglie dove vivono ( si fa per dire ) persone che a causa della malattia sono state abbandonate dalle famiglie. Le consiglio, dato che ha letto il mio libro di andare a fare il test, per l’hiv. visto che c’è. Questo è un consiglio che dò a tutti, anche dove scrivo giornalmente, su twitter e facebok. Buona Fortuna.
    Mariella Siviglia

  • Salve Mariella,
    leggo tanta rabbia nelle sue parole nonostante dica il contrario. Questo blog è uno spazio dove i collaboratori sono liberi di scrivere la loro opinione su testi letterari e i libri, che si voglia accettare o meno, lo sono.
    Nessuno qui ha mai messo in discussione la malattia, figuriamoci la sua sofferenza personale. Le critiche che ci sono state riguardano fondamentalmente la forma dell’opera e se lei non è una scrittrice come ci ha detto di non essere, allora forse il testo doveva essere rivisto e “sistemato” da un editor o da chi fa questo lavoro per mestiere.

    D’altronde è stata lei a scegliere la forma del libro per dare una testimonianza e il libro è diverso da un oposculo informativo e per questo deve essere “piacevole da leggere” anche se i temi sono tutto il contrario.

    Non se la prenda quindi per delle critiche formali, la prego :)

  • Scusatemi allora, non pensavo di essermi addentrata in un covo di veggenti. Levo il disturbo, compresa la mia rabbia:) della quale non mi sono mai vergognata, essendo un sentimento degli uomini. ( la rabbia).
    Saluti
    Buena vida.
    Mariella Siviglia :))

  • Del resto….Libreria Immaginaria, un nome un programma. E’ una critica, ovviamente, senza rancore. Vi auguro il successo che meritate.) tutti).

  • Neppure io mi fido di una persona che fa la recensione di un libro e ne consiglia un’altro. Ci vuole immaginazione. Senza offesa.E’uguale a quel genitore che dice al proprio figlio di non bere, e la sera esce di casa ad ubriacarsi.Ripeto : la persona che ha fatto la recensione del mio libro, ha pregiudizi nei miei confronti. L’ho intuito da come si è espressa.
    Senza rancore. e Diamoci anche un taglio, perchè non ho tempo da perdere.Ha consigliato un altro libro che strappa il sorriso. Evidentemenete la persona che ha fatto la recensione del mio libro ha dei problemi ad andare a contatto con la sofferenza degli altri, compresa la sua.

Recensione di Silvia Righetti