Il principe e il peccato – Jaqueline Carey

Ah, la fantastica e incredibile fantasia di Jacqueline Carey. Non ne avete mai sentito parlare? Allora è certo che siete nuovi della Libreria perché la sottoscritta ne ha parlato qui e qui, oltre ad averla consigliata a praticamente tutti coloro che non si lasciano scoraggiare dalle lunghe saghe, ulteriolmente allungate dall’editoria italiana.

Kushiel’s Justice (2007) è stato diviso in due volumi: Il principe e il peccato e La sposa e la vendetta entrambi già usciti in libreria per Editrice Nord ed entrambi entrati in mio possesso. Devo dire che all’inizio trovo sempre un po’ di difficoltà a rientrare nella storia (problema dovuto al troppo tempo passato dall’uscita e l’altra di un libro) ma, dopo appena qualche pagina eccomi di nuovo nel fantastico mondo di Terre D’Ange, di Alba, della Skladia, accompagnata dai protagonisti sempre più magnificamente tratteggiati, come se crescessero con l’avanzare del tempo, con l’avanzare dei libri.

Dopo i primi tre volumi (una trilogia a sè stante, The Kushiel’s Legacy), il narratore diventa un giovane uomo e la prospettiva cambia, permettendoci di girare per strade diverse, incontrare persone nuove e provare emozioni che differiscono da quelle di Phedre, narratrice e protagonista dei primi libri.

Perché leggere Jacqueline Carey? Perché il suo è un fantasy anticamente moderno: la geografia del mondo è la nostra ma i nomi, le religioni, gli usi e i costumi delle terre sono incredibilmente diverse seppure trattengano un seme di verità storica all’interno delle loro leggende; perché i sentimenti sono sviscerati fino allo stremo e il sesso e le relazioni amorose sono descritte senza falsi moralismi ma in tutta la loro realtà (cruda o meravigliosa che essa sia).

Per questo ultimo aspetto, consiglierei la lettura ad un pubblico non dico maggiorenne ma sessualmente maturo, per poter apprezzare in tutte le sfumature (senza storcere il naso o rimanerne allibiti) questa incredibile storia epica.

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Recensione di
Sara D'Ellena

«La mia intenzione è raccontare una storia: in primo luogo perché la storia viene da me e vuol essere raccontata.» Philip Pullman.
Raccontare storie e costruire librerie (immaginarie ovvio!) è la mia passione e la mia unica missione.

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