Mi piacciono i libri brevi e intensi; e questo è entrambi.
Tra l'altro, nota che non c'entra affatto col libro ma molto con questo blog, mi è stato regalato durante la manifestazione Leggere, Leggere, Leggere del 26 marzo. A qualcosa è davvero servita! per me, assolutamente.
Detto questo …
Siamo in Giappone, com'è facile capire; la storia è sviluppata, anche se non esattamente, secondo lo stile del flusso di pensieri (avete presente Joyce, no?), ma non in prima persona: lo definisco così soprattutto perchè è in qualche modo frammentario, con poche connessioni logiche e temporali, quindi a volte si fa fatica a seguire la trama.
Ma è anche un libro che finisce subito, un centinaio scarso di pagine e via; una storia che dura due stagioni in tutto, neanche di seguito. Molte suggestioni visive, molte sensazioni "di pelle", pochissima trama, tre personaggi in tutto e qualche comparsa sfuggente.
A chi piace lo stile giapponese, Banana Yoshimoto nei suoi libri più brevi, e i racconti lunghi e poco strutturati … lo consiglio vivamente.
Enjoy!
Quello che si dice il potere dello stream of consciousness! :D