Vi sfido ufficialmente a trovare un detective meno ortodosso di Pablo Miralles.
Sovrappeso, fancazzista, spesso sotto effetto di stupefacenti, misogino e con una dipendenza dal sesso senza impegno.
Un gaglioffo della peggior risma, che perde tempo tra siti filosofici, alcool e donne di facili costumi (quando ha i soldi – di altri – in tasca per farlo).
Si, lo so che pensate abbia sbagliato intro ma non é così.
Anche un uomo che sembra perduto può ritrovare un briciolo di amor proprio per salvare l’adorabile Fratello.
La tranquilla vita da disadattato di Pablo viene scossa prima dalla sparizione del fratello maggiore (fonte prima di sostentamento per il nostro eroe senza lavoro) e poi dalle rischieste dei famigliari che insistono perchè si metta in moto e ritrovi il fratello.
Pablo, bisogna ammetterlo, si metterà di impegno a trovare una pista, il problema semmai sono i tempi (pachidermici), i mezzi (sfrecciare a folle velocità per le vie di Barcellona con una coupé che grida “GUARDAMI!” non è il massimo per uno che non deve dare nell’occhio) e le compagnie (su tutte la Fina: mingherlina, capelli arancioni, risata facile di chi vive una beata ingenuità e soprattutto sexy da morire); va da sé che l’impresa sarà costellata di situazioni al limite del surreale.
Pablo Tusset tratteggia una Barcellona ricca di misteri e luoghi nascosti in cui si muovono oscure figure capaci di ogni complotto.
Seguire Pablo nelle sue ricerche sopra le righe, nelle spassose elucubrazioni riguardo donne, vita, sesso e quant’altro rende il tutto un divertimento garantito.
E comunque il meglio che possa capitare ad una brioche è di essere imburrato… parola di Pablo!