Seguimi, lettore!
E’ il libro che “parla”. Parla al lettore e con il lettore. Doppie costruzioni e doppi piani narrativi sono le caratteristiche fondamentali del testo.
Un romanzo nel romanzo. Una storia sulla storia. Il Maestro l’anello di congiunzione grazie al quale i due libri, che compongono l’intero volume, si ricongiungono.
Il libro del Maestro e il libro sul Maestro. Il primo è in realtà una rivisitazione, una rilettura di un testo sacro: Il Vangelo. E’ la ricerca di una verità, una tra le tante possibili. Gli eventi narrati sono quelli legati alla fase ultima della vita terrena di Gesù ed al suo incontro con Pilato, figura di profondo spessore e di grandi interrogativi. Allo spazio e al tempo sacro di questa prima parte, si contrappone la seconda parte del libro, tutta incentrata sulla figura terrena del Maestro in una Gerusalemme che si scontra con una lontana Mosca del1929. Un tempo ed una città al centro di un’ideologia completamente atea.
Tra le due realtà il piano narrativo, descrittivo e questa volta “senza-tempo” , si intrecciano quasi magicamente attraverso una terza figura, Woland: «una parte di quella forza che vuole costantemente il Male e opera costantemente il Bene».
Si, siamo davanti alla forza oscura del male, il Diavolo. Woland che pratica magia nera con il suo seguito, è però quel male che ha fatto un salto di qualità… viene, quasi paradossalmente, a salvare il Maestro ed il suo manoscritto attraverso l’amore, tutto terreno di una donna: Margherita. Sposata ad un altro ma legata segretamente e profondamente al Maestro, nel frattempo esasperato dal rifiuto “letterario” del tempo, darebbe letteralmente la vita al Diavolo pur di ritrovarlo.
Una scrittura visionaria, a metà libro la sensazione di spaesamento è ancora “chiara”. Personaggi misteriosi ed affascinanti continuano a susseguirsi sulla scena. Un racconto satirico, metafisico e grottesco che si interroga continuamente sulla vanità e sulle passioni umane. Forse non di facile lettura ma assolutamente da non perdere.
Bentornata! :)
In assoluto uno dei miei libri preferiti. Veramente un capolavoro!
albyok
GRAZIE!!!!!!!!!!
Ma che bella recensione. Lo riprenderò in mano, dopo averlo mollato a metà tanto tempo fa non so neppure io perché, dato che mi stava piacendo.
Libro spettacolare. Chissà perchè in certe edizioni il gatto si chiami Behemoth ed in altre Ippopotamo :) Insieme a Korov'ev formano una coppia formidabile.
Alessandro
Che bella recensione :D
Grazie ancora… :D ma è tutto merito del libro!!!! ;P
bello, mi ha colpito tantissimo e alla fine ..mi è piaciuto tanto!
Ah!!!!!!!!!!!!!! Questo è uno dei più belli che ho letto!Mi piacque moltissimo!
Ricordo che ad ogni pagina rimanevo incollata al libro, lo lessi rapidamente. Geniale!
Bella recensione!
Mafalda
Bella recensione, veramente! Degna del libro, un libro che andrebbe riletto 2 o 3 volte nella vita perché ad ogni età prende un significato diverso. Un libro dalle mille sfaccettature.
Per Alessandro, mi sembra che Behemoth sta a significare proprio ippopotamo in Aramaico antico, il riferimento è chiaramente alla grassezza del gatto.
Tom
…e pensare che a questo libro avevo deciso di dedicare solo qualche stanca serata; avevo deciso che non mi sarebbe piaciuto e che lo avrei dimenticato, per di più letto solo a metà! Invece, una lettura partita con uno "sguardo" sbagliato, decide (lei) di non abbandonarti… con un sorprendente risultato!! ;P
Ho riproposto questa recensione sulla pagina FB visto che oggi ho finito di leggerlo anche io.
Che libro strano per essere un classico! Decisamente narrativa fantastica e la definirei pura se non fosse per la storia cristiana che s'infiltra in parallelo tra le diavolerie degli altri personaggi.
Grande BulgaKov!
Che meraviglia questo libro! Un'opera sublime che ha scaldato il mio inverno di qualche anno fa.
Faccio la pecora nera: questo libro l'ho trovato pesantissimo e pretenzioso. Non so se è il libro forzatamente alternativo o se era la gente che me lo consigliava a voler fare gli alternativi forzati.