Il Libro Disceso dal Cielo – Ahmad Vincenzo

La copertina del libro recita: ” un romanzo per saperne di più sull’Islam “. Tocca quindi due argomenti che mi interessano profondamente: la religione (intesa come Storia della Religione, nello specifico) e il saperne di più. Potevo quindi resistere? no, non potevo.
Ed ecco la storia…
Zayd è un ragazzino che vive in una piccola oasi araba; orfano di padre, vive con la madre ed il fratello maggiore occupandosi della raccolta di datteri, l’attività di famiglia, come si direbbe oggi. La loro è una vita tranquilla, lineare, ma siamo in un periodo di grandi lotte e cambiamenti per il mondo arabo. Ed un’immensa rivoluzione sta per arrivare nell’oasi: l’Islam ed il sommo profeta di Dio, Muhammad. Quest’uomo forte, le cui mani fanno miracoli e le cui parole provengono direttamente da Allah, arriva nel piccolo centro abitato (che da ora in poi sarà chiamato Medina) dopo essere stato allontanato dalla Mecca da coloro che rifiutano la nuova religione. Ne seguiranno guerre, divisioni, povertà…ma allo stesso tempo una nuova consapevolezza ed una grande speranza per chi si converte: Dio è buono, ama chi lo prega e protegge i Compagni del profeta compiendo miracoli e rivelando loro il Suo volere giorno per giorno, attraverso la voce e le azioni di Muhammad.
Zayd, crescendo, si ritrova protagonista di tutte queste vicende: dapprima come curioso, poi come credente, e poco dopo come segretario del Profeta e primo redattore del Corano.

Lo scrittore è uno studioso e professore di religione Islamica; non posso pronunciarmi sull’obbiettività (per così dire) o la mancanza di essa nel suo racconto della nascita della religione a cui appartiene. Posso però dire che il romanzo (basato su verità storiche, sia per quanto riguarda la vita di Maometto che del suo segretario, il giovane Zayd appunto) è scritto senza intenzioni di proselitismo, in modo piacevole, e appassionante in molti tratti. I capitoli sono intervallati dal disegno (mi perdonino quelli che ne sanno di più, io li chiamo disegni perché i caratteri della scrittura araba sembrano proprio quello, eleganti e arzigogolati come sono) di alcuni dei molti nomi di Allah – mi sembra di ricordare che siano 99 in tutto.

Questo libro è insieme un romanzo molto interessante, ed una spiegazione molto leggera dell’Islamismo; vi sono citati molti brani del Corano, proprio nel momento in cui Muhammad li riceve direttamente dall’arcangelo Gabriele. Tra questi: la parità tra uomo e donna, la sacralità del matrimonio, l’importanza di provvedere ai più sfortunati (in particolare alle vedove e agli orfani) e di versare una percentuale dei propri guadagni come elemosina.

C’è molto da riflettere, non credete ?

Enjoy !

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Recensione di
Silvia Righetti

"Tutto quello che vedo mi ricorda qualcosa che ho letto in un libro... ma non dovrebbe essere il contrario? " (cit.); sono una grafomane, oltretutto, quindi dove altro pensavate di potermi trovare?

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