Il Karma del Pinolo – Luigi Cecchi

Il Karma del Pinolo è una magnifica raccolta di racconti nata dalla penna e dalla sensibilità di Luigi Bigio Cecchi.

Diciassette racconti paradossali, al limite della fantascienza, in cui l’autore mette in primo piano alcuni dei sentimenti umani più forti e sentiti. Sentimenti a cui spesso non diamo molto peso, di cui non amiamo parlare, che tendiamo a tenere sotterrati nei meandri della nostra mente perché non li percepiamo come reali. E che invece fanno parte di tutti noi.

Luigi Bigio Cecchi dimostra una raffinatezza e una sensibilità fuori dal comune: la caratteristica che lo rende inimitabile, infatti, è la consapevolezza completa dell’uso che fa delle parole, la coscienza di esprimere un concetto o un emozione in maniera chiara ma allo stesso tempo nascosta dietro storie che sembrerebbero non avere consistenza.il karma del pinolo

Cecchi scrive, nell’incipit del libro, che “si è liberi di immaginarsi un mondo come si vuole, è proprio a questo che servono i generi fantastici: a dare la possibilità all’autore di modellare non solo la trama e i personaggi, ma anche il mondo stesso (ma tanti autori questa possibilità la sprecano giocando a inventarsi i nomi delle città e dei fiumi)” .

Frase che non fa altro che testimoniare la tendenza dell’autore a creare, generare, inventare tutto il possibile (e anche e soprattutto l’impossibile!)

Tutti e diciassette i racconti sono un invito vero e proprio, uno stimolo molto preciso verso determinate direzioni del pensiero e di riflessioni sulla nostra esistenza.

Cecchi ci propone racconti più allegri, dove la sua infinita fantasia e l’amore per le situazioni paradossali si mostrano con estrema potenza, e altri decisamente più riflessivi e amari, che emozionano e colpiscono nel profondo.

Gen Art racconta la storia di una coppia di opere d’arte genetiche che si reca dal critico d’arte Martin Clavell, per accertarsi che loro figlio possa accedere alle convenzioni statali che spettano a tutte le opere d’arte genetica. Le persone diventano opere d’arte, con tanto di firma dell’autore, critica d’arte genetica e truffe artistiche.

Ne Il sentimento di protezione, un racconto che strappa via il cuore, si ripercorre la vita del piccolo Giacomo e del terribile trauma infantile subito. Sempre e rigorosamente conservando il tratto fantastico e fantasioso proprio dello scrittore!

Amilcare lascia completamente a bocca aperta, così come Trauma e Casimiro – racconti di una potenza emozionale senza pari.

“Siamo tutti come mosche, indaffarati a fare niente” scrive Cecchi, facendo dire queste parole a Emilio, paziente psichiatrico da quasi quarant’anni.

Si legge anche del Parto di un edificio, assistito da tecnici ed elettricisti che, come ginecologi e ostetriche, collaborano alla nascita di un nuovo edificio dal ventre di un vecchio stabile dell’800.

“Una volta imparato a leggere, non si può più rivolgere lo sguardo a una parola e fare a meno di comprenderla. È una condanna”, dice Felicia, consapevole di essere sul punto di morire.

L’apriscatole ci riserverà delle spassose e sempre fantasiosissime sorprese: alla fine del racconto, tutti vorremo possedere un attrezzo simile.

Il karma del Pinolo, il racconto finale, ci lascia con una domanda e un’ultima interessantissima riflessione.

L’esortazione dell’autore a riflettere su temi così quotidiani non può rimanere inatteso, né passare inosservato. Un lettore attento, infatti, interpreterà in maniera totalmente soggettiva alcuni racconti, ma qualsiasi visione possa avere degli stessi, sentirà un fremito, un anelito, un miscuglio di emozioni contrastanti.

Un libro unico, che dire particolare è dire poco.

 

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Recensione di
Federica Bruno

Lettrice affiatata, non riesco a smettere di scrivere, scrivere, scrivere. Amo i libri gialli, l'ironia e la parmigiana di melanzane.

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