Il canto delle parole perdute – Andrés Pascual

ANTEPRIMA: il libro sarà nelle librerie il 20 settembre!

Abbiamo letto in anteprima per voi questo libro che uscirà in libreria solamente tra qualche giorno.
E’ un libro che ho letto tutto d’un fiato, in un’uggiosa (aimè!) giornata di fine estate, nonostante il libro conti più di 380 pagine. In effetti mi gira un po’ la testa ma non è per lo sforzo della lettura prolungata, ma per l’intensità della storia raccontata.

Conoscete gli haiku? Sono dei brevissimi componimenti poetici originari del Giappone perno di questa storia insieme alla Storia di questo paese e delle  incredibili tragedie che ne hanno segnato il passato (e il presente, purtroppo).

Lo scrittore però non è giapponese ma, come potrete facilmente dedurre dal nome, è spagnolo e questo può far tirare uno sospiro di sollievo a tutti quelli che non amano la scrittura alla Murakami. Il libro è scritto veramente bene, spinto dalla storia che travolge completamente i lettori.

I libro è composto da 18 capitoli che rimbalzano dal 1945 al 2011, tra la storia di Junko e Kazuo e quella di Mei e Emilian. I primi due non sono nemmeno adolescenti sulla soglia del loro primo amore quando la bomba atomica viene sganciata su Nagasaki cancellando per sempre la loro fiducia nel futuro.
Mei e Emilian sono figli delle nuove generazioni quando il nucleare è ormai diventata una questione di pura politica e i ricordi di quelle tragedie iniziano a sbiadirsi quando invece dovrebbero essere vividi e consapevoli.

E’ la storia di una ricerca attraverso una tragedia: ritrovare un ragazzino di 13 anni tra le macerie post atomiche nel 2011 sembra impossibile, soprattutto quando sembra che qualcuno faccia di tutto per nascondere la propria identità.
Che ne è stato dei due ragazzini al periodo della guerra che sognavano il loro primo bacio e hanno invece dovuto fronteggiare l’orrore delle radiazioni? E che ne sarà dei protagonisti moderni che dovranno affrontare una storia terribile ma purtroppo vera?

Nonostante le brutture della guerra e gli errori dell’uomo, in questo libro c’è un messaggio d’amore che scorre nelle pagine come un rivolo, echeggiando di tanto in tanto tra le righe di un haiku:

Gocce di pioggia,
disciolte per terra
noi ci abbracciamo.

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Recensione di
Sara D'Ellena

«La mia intenzione è raccontare una storia: in primo luogo perché la storia viene da me e vuol essere raccontata.» Philip Pullman.
Raccontare storie e costruire librerie (immaginarie ovvio!) è la mia passione e la mia unica missione.

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