Il baule dei ricordi di carta #3 – Vacanze all’isola dei gabbiani, Astrid Lindgren

Scritto nel 1964 dalla grandiosa scrittrice svedese per l'infanzia Astrid Lindgren – sì, proprio quella di Pippi Calzelunghe! – Vacanze all'Isola dei Gabbiani è un libro da leggere assolutamente d'estate, poiché d'inverno la nostalgia che potrebbe causare sarebbe insostenibile.

Ogni pagina celebra la stagione calda, raccontando le notti chiare e infinite del Nord Europa, la luce sempre all'orizzonte, l'acqua pungente anche ad agosto. Sembra davvero di sentire i grilli cantare e di respirare quell'aria tiepida e profumata, inebriante, dei pomeriggi estivi. 
 
Ricordo di avere scoperto questo libro per caso, in una vecchia edizione degli anni Settanta appartenuta alla sorella di mio padre, che era diventata immediatamente mia. Da quel momento, e per tutta la stagione, lo avevo portato con me ovunque: al parco, sul tram, in montagna, al mare.
Mi bastava leggerne qualche pagina per ripiombare nell'incanto con tutte le scarpe. Il libro racconta della famiglia Melkersson – un papà scrittore pasticcione, una figlia carina e gentile, tre piccole pesti e niente mamma – che decide di trascorrere le vacanze estive su di una piccola isoletta dell'arcipelago svedese, Saltkrakan – l'Isola dei Gabbiani, appunto. Qui, vivono da sempre Melina, bambina unica e un po' magica, i suoi genitori, le sue sorelle-maschiacci Freddy e Teddy, e la piccola Stina, che trascorre la stagione sull'isola per fare compagnia al nonno.

Le avventure di tutti i giorni vissute dai personaggi, complici la calura estiva, la libertà di costumi e di vita nordica e la poesia con cui la Lindgren riesce a descrivere anche le più piccole cose, si trasformano in esperienze indimenticabili, a tratti dolorose a tratti bellissime: tutti, prima o poi, faranno i conti con il dolore, la gelosia, l'invidia, la morte, la vita, l'amore e la speranza. E anche i miei sentimenti, i sentimenti di chi legge questo libro, erano e sono molteplici e variegati: invidia, perché anche io avrei voluto vivere un'estate così libera e spensierata; gioia, perché ogni riga riusciva a farmi apprezzare di più le piccole cose che succedevano anche a me, viste sotto una luce diversa; dolore, quando Pelle, il figlio più piccolo del signor Melkersson, piange la morte del suo coniglio, e lo stupore attonito con cui realizza per la prima volta che ogni tanto le cose spiacevoli succedono, indipendentemente dal fatto che ce lo siamo meritato oppure no.
 
Un libro che racconta, in modo semplice e sincero, lo straordinario spettacolo della vita, in tutte le sue più labili sfumature, senza risparmiarci nulla – nel bene e nel male. Se volete regalare ai vostri bambini, o a voi stessi, uno spiraglio d'incanto, questa è la storia giusta.
 

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Recensione di
MaddalenaErre
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4 commenti
  • mi è venuta voglia di leggerlo adesso, Maddalena ! °-°
    sono un po' fuori età ? o facciamo finta di niente ? XD

  • Assolutamente no, Krysal! è un libro senza età…io ne rileggo qualche pezzo ogni estate, è diventato quasi un rito beneaugurale per la bella stagione, per me :)

    Martedì prossimo si parla di…Gianni Rodari! Non ho resistito alla riedizione delle sue opere con Einaudi Ragazzi, i disegni sono meravigliosi e lui è davvero uno dei pilastri della letteratura per ragazzi in Italia, indimenticato e inimitabile…

    Grazie a tutti :)

  • Dopo aver letto la tua recensione, l’ho acquistato e letto a mia figlia: nonostante abbia compiuto dieci anni, e legga per conto suo molti libri, continuo a leggerle anch’io la sera. scelgo titoli che per “lunghezza” so che ancora non affronterebbe da sola, ma soprattutto libri che ho voglia di leggere anch’io e che ho voglia di leggere insieme a lei per condividere le emozioni. E visto quanto ha amato Pippi Calze Lunghe e Martina, della stessa autrice, non potevamo certo perderci questo. Inutile dire che lo abbiamo amato moltissimo tutte e due, vorrei averlo letto alla sua età, sarebbe stato il mio preferito!
    Ora siamo passati ad un classico classico, Piccole Donne, che non delude mai.
    Mi permetto di consigliare in questa sezione il contemporaneo (per uscita in libreria ma non per ambientazione narrativa) “Calpurnia”, per piccoli e grandi.
    Aspetto altre tue recensioni per prendere ispirazioni anche per l’altro figlio più piccolo!

Recensione di MaddalenaErre