I Dissidenti – Sara Zelda Mazzini

Se non avete mai sentito parlare di questo romanzo, questa è la giusta occasione per fare le dovute presentazioni.

Lei è Sara Zelda Mazzini, scrittrice esordiente e appassionata di musica hardcore. Tra le sue molteplici passioni, a parte la musica e la scrittura, c’è posto anche per lo sport (pratica KraV Maga e roller skating) e per la lettura di testi e opere di stampo underground. Ha un’anima rock, forte e decisa.

I Dissidenti non poteva che essere lo specchio di tanta forza. Forza intellettiva e carattere deciso: ecco il mix di elementi che da vita a un romanzo decisamente fuori dagli schemi. In uno spazio temporale imprecisato, una ragazza dai capelli rosso fuoco decide di abbandonare la sua vita, ordinaria, noiosa, ripetitiva. E va in cerca di emozioni.

Le troverà nella comunità più alternativa che esista: si fanno chiamare i Dissidenti, vivono in aperta campagna, coltivano il loro pezzo di terra e allevano gli animali, per vivere. Una comunità strettamente collegata alla natura, che vive con e per essa, lontano dal chiasso urbano, causa della sordità dei cittadini ordinari.

Nella comunità ci sono alcune, rigide regole. Per prima cosa, una volta entrati a far parte dei Dissidenti, bisogna compilare un modulo e indicare le cinque canzoni più importanti della propria vita. Le cinque canzoni che, durante l’ascolto, provocano sentimenti irrefrenabili e sensazioni profondissime. La seconda regola obbliga a rispettare il lavoro, sia il proprio che quello degli altri, adempiere ai propri doveri e collaborare con la comunità. La terza regola è essere disposti a imparare a suonare uno strumento. La musica, infatti, riveste un ruolo fondamentale tra i Dissidenti. È forma di espressione e comunicazione ma, al tempo stesso, è anche prerogativa dicover vita, di appartenenza alla comunità.

Madena, la protagonista di questo romanzo, si inserisce perfettamente nel tessuto profondo di questa comunità, riscoprendo sentimenti, emozioni e pensieri che da tempo non riusciva a provare. I Dissidenti la aiuteranno a comprendere meglio sé stessa, accrescendo la consapevolezza dell’importanza della comunità. Perché, in fondo, i Dissidenti sono uomini come noi, che hanno deciso di rispettare la natura e sé stessi, unendo le proprie forze e sostenendosi l’un l’altro. Madena incontrerà moltissimi personaggi, durante questo viaggio. Ognuno di loro l’aiuterà a scavare dentro sé, ad avvicinarsi alla propria anima, a comprendere la necessità della collaborazione e dei rapporti sociali.

Ci sarà Federico, un ragazzo che dorme isolato da tutti gli altri, in una casa che funge da “portineria – vedetta” per la comunità vera e propria. Federico, il ragazzo con la borsa, l’amico fidatissimo della squadra di cagnolini che gironzolano per la comunità. Madena incontrerà Baldo, un bel ragazzo da cui sarà incontrollabilmente attratta, e che diventerà ben presto il suo insegnante di chitarra. Ma l’arrivo di un nuovo membro dei Dissidenti crea particolare scalpore: egli rimane sempre chiuso nella stanza che gli è stata assegnata, dorme da solo (cosa già strana di per sé: tutti gli altri, infatti, condividono le stanze e dormono negli stessi locali), non parla con nessuno, rimane sempre sulle sue. Iniziano a circolare voci sullo strano sconosciuto, con cui nessuno riesce a stringere rapporti. I Dissidenti sanno solo che si chiama Loki, proprio come il dio norreno, figlio di Odino, che incarna il male necessario nel mondo.

Madena non può fare a meno di pensare a suo fratello Josh, a cui era abituata a fare moltissimi dispetti, ma scoprirà con grande meraviglia di sentirne la mancanza. La vita nella comunità scorre placidamente, tra una miriade di episodi, intrecci, amori e dissapori che rendono il romanzo interessante e avvincente.

Il sogno, l’utopia di una comunità simile, che ha nella musica e nel rispetto dell’ambiente le sue basi, affascina nel profondo il lettore sensibile, il sognatore che desidera una realtà diversa dalla realtà, più pacifica, più naturale, più umana.

I Dissidenti è un libro pregno di significati, con forza trasmette emozioni e sensazioni, sa sensibilizzare, sa farsi amare. Da leggere, assolutamente!

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Recensione di
Federica Bruno

Lettrice affiatata, non riesco a smettere di scrivere, scrivere, scrivere. Amo i libri gialli, l'ironia e la parmigiana di melanzane.

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