Gli onori di casa_Alicia Giménez Bartlett

Il commissario Petra Delicado e il suo assistente, Garzón, sono alle prese con un caso difficile, un caso già concluso, ma riaperto, su richiesta della vedova della vittima, un imprenditore tessile. Cinque anni prima erano stati condannati una prostituta, che l’uomo frequentava, e il suo complice, il quale era stato a sua volta assassinato qualche mese dopo. La prostituta aveva dichiarato che era coinvolta nella vicenda una terza persona, ma ai tempi nessuno le aveva creduto. Ed è proprio sulle tracce di questa persona che ripartono le indagini di Petra e Garzón, e poiché si tratta di un italiano, le indagini si sposteranno anche in Italia… E lì -cioè qui- inizia il bello.

L’autrice è bravissima a prenderci per mano, intrigarci, e condurci nelle indagini e nei luoghi, nelle città, Barcellona e Roma, e anche nei luoghi della mente, nella psicologia dei personaggi.

Precisa e matematica nel descrivere lo svolgersi dei fatti e nell’incastrare bene i “pezzi” del puzzle del arton37933giallo, ma profonda allo stesso tempo nello scavare nei pensieri e nella psicologia dei personaggi, in particolare della protagonista, che è una grande Donna! Io la adoro, è professionale, quasi stakanovista, ma è molto umana, nelle sue imperfezioni, nelle sue vicende personali, nei suoi tre matrimoni, nel rapporto con i figli del marito, nel suo districarsi fra lavoro e vita privata. Il viaggio a Roma dà poi un tocco cinematografico alla vicenda del giallo. Ciò che fa apprezzare questa autrice è proprio come mescola sapientemente i vari aspetti. È sia scientifica – perché nessuna sbavatura c’è nel giallo da risolvere, e crea la giusta suspance, rivelando a poco a poco – sia sentimentale e per nulla fredda; si sente il calore della Spagna, e in questo romanzo in particolare, dell’Italia.

Una nota importante riguarda anche l’apprezzamento per il cibo e la buona cucina, in particolare da parte di Garzón, ma la descrizione dei piatti non sarebbe la stessa, se non ci fosse la coppia Petra-Garzón insieme; e qui, “negli onori di casa”, nella parte dedicata al viaggio in Italia, l’aspetto eno-gastronomico raggiunge l’apoteosi, e contribuisce ancora di più a creare calore.

 

Condividi
Recensione di
Miriam Caputo

Sono una divoratrice di libri, che ama la scrittura. Mi piace raccontare le storie che ho letto, ma anche inventarne di nuove e creare personaggi. Mi rispecchio in questa frase:
"Io voglio essere la trapezista, che fa il triplo salto mortale con il sorriso, la leggerezza, e non fa vedere la fatica dell'allenamento, perché altrimenti rovinerebbe il tuo godimento di lettore. Io voglio essere la trapezista e nulla voglio trasmettere della fatica del mio scrivere"
(Andrea Camilleri).

Vedi tutte le recensioni
Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Recensione di Miriam Caputo