Frida Kahlo, una vita di arte e di passione – Raquel Tibol

Nel 1953 Raquel Tibol (Basavilbaso, 1923), storica e critica d’arte argentina, ebbe modo di incontrare la celebre pittrice messicana Frida Kahlo e di intervistarla lungamente. Da quelle conversazioni e dai confronti con altri personaggi la cui strada si era incrociata con quella di Frida, nonché dallo studio e dall’analisi di numerosi documenti, nacque Frida Kahlo, una vita d’arte e di passione (Frida Kahlo, una vida abierta, 1983), un libro che è una biografia ma che offre anche il quadro di un’epoca storica densa di eventi esaltanti e drammatici.

La Tibol racconta la biografia della pittrice, riferendo anche con precisione le sofferenze fisiche che l’accompagnarono per tutta la vita e la condussero a morte prematura, dagli effetti della poliomielite infantile alle conseguenze del terribile incidente in autobus del 1925. Ampio spazio è dedicato al rapporto di Frida con il pittore Diego Rivera, di vent’anni più anziano di lei, passione e tormento della sua esistenza, a cui sono dedicate alcune delle pagine più belle scritte dalla stessa Kahlo nel proprio diario ma anche per alcune occasioni ufficiali (e a cui corrispondono alcune parole di uguale intensità, ma meno immaginifiche, scritte da Diego per Frida). $(KGrHqJ,!n4E9c-jnUi4BP,20ot3Y!~~60_35

Emerge così, potente, l’immagine di una donna intelligente e appassionata, che seppe trasformare un dolore mai veramente accettato in ispirazione per un’arte che sfugge ad ogni definizione e che si impone per la sua originalità, per i suoi colori sgargianti, per la rappresentazione realistica e surreale, commovente e orripilante insieme, delle sofferenze della pittrice (i tanti autoritratti, pure ciascuno diverso dall’altro!) e delle sofferenze del genere umano. Qualcosa di più l’autrice del saggio avrebbe dovuto dire dei rapporti di Frida con altri uomini e anche con alcune donne, per completare il ritratto di una donna che non ha mai rispettato schemi precostituiti, ma che ha sempre rispettato e amato le persone.

Sullo sfondo di una vita border-line quale quella di Frida si collocano gli eventi della Grande Storia, dalla rivoluzione messicana del 1910 alla seconda guerra mondiale e oltre, di cui la pittrice fu spettatrice o anche protagonista, con la sua lotta condotta insieme a Diego e a tanti altri nel nome di una ideologia comunista interpretata e vissuta come esigenza di cultura condivisa, di giustizia sociale e di pari opportunità.

Seppure ormai datato, il libro della Tibol merita dunque ancora di essere letto per riscoprire una volta di più un’artista, una combattente, una donna assolutamente e orgogliosamente fuori dall’ordinario.

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D. S.

Sono una lettrice vorace, una cinefila entusiasta e un'insegnante appassionata del suo lavoro; e non so concepire le tre cose disgiunte l'una dall'altra.

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