Un piccolo, breve, intenso racconto di vita: tutto parte da un giardino sotto il sole estivo, ma ovviamente non è un giardino qualunque…è l’altro giardino “di casa”, quello nascosto dietro l’angolo, privato, curato dal padre del protagonista quasi a livello maniacale. Non è il centro del racconto, ma è sempre lì nell’angolo di ogni capitolo, oasi di pace, traguardo, ricordo, miraggio.
Da lì si vede la casa della famiglia del protagonista, semplice, senza grandi drammi o vicende o problemi; dall’altra parte c’è il cottage abitato a fasi alterne dalla famiglia di Kay: due genitori separati ma amici, una figlia maldestra, intelligente, scarsamente apprezzata e infine Sandy, bellissimo e amatissimo figlio. Poi c’è Dodo, una signora sui generis che non vuole, in fondo, invecchiare banalmente: piena di amiche e opinioni e aneddoti da ricordare e raccontare. Poi ci sono, tutto intorno al protagonista che cresce e cambia molto poco nel corso delle estati e fino allo scoppio della II Guerra Mondiale; conoscenti, compagni di scuola, compaesani. Tutti insieme per far svolgere questo piccolo racconto di vita: forse troppo semplice, se credete, ma sicuramente realistico. La realtà, a ben pensarci, non è fatta di coups de téatre e drammi cinematografici; ma di brevi giorni con tutte le loro (nostre) piccole tristezze, gioie, paesaggi, persone, emozioni, colline, strade, giardini.
Enjoy!