Fiabe italiane – Italo Calvino

Fiabe Italiane è una raccolta che ho letto e riletto innumerevoli volte, la prima quando ero ancora alle scuole elementari e l’ultima un paio di mesi fa, quasi vent’anni dopo.

Nata dal profondo interesse che Italo Calvino nutriva per lo straordinario panorama narrativo dell’Italia, uno dei più ricchi al mondo, Fiabe Italiane è un vero e proprio trattato di antropologia, senza avere la pretesa di esserlo: nell’edizione Oscar Mondadori che possiedo è suddiviso in tre libri, uno per il Nord Italia  – con qualche cenno alle vicine Costa Azzurra e Corsica – uno per il Centro e il Sud e uno per la Sicilia, la terra con la tradizione favolistica più vivace. Dietro ogni storia, ogni morale e ogni invenzione fantastica si rivelano i pregi e i difetti di un popolo estremamente variegato e fiero delle sue tradizioni, in bilico tra la voglia di aprirsi al resto del mondo e il desiderio malcelato di custodire gelosamente ciò che è solo suo.

Sfogliando le pagine, è molto facile imbattersi in storie già conosciute o varianti più o meno pittoresche delle stesse, ricordi d’infanzia di racconti sentiti dalla viva voce della nonna o fiabe della buonanotte inventate lì per lì dai genitori che utilizzavano, a loro volta, le memorie di un tempo.

Il lavoro svolto da Calvino per la realizzazione di questi volumi è stato immenso: per ogni fiaba inserita riporta in appendice anche un accenno delle possibili varianti, declinate in modi diversi a seconda della regione e del luogo di appartenenza. Ogni racconto è parafrasato da lui, eliminando in parte le inflessioni dialettali e le localizzazioni eccessive, cercando però di mantenerne intatta l’originalità e la carica espressiva.

È impossibile recensire questa opera come meriterebbe, perché c’è dentro davvero di tutto, ogni storia è un piccolo mondo a sé: re gelosi, principesse che si trasformano in falchi e in lepri, reucci di pan pepato, streghe cattive e fate ancora più malvagie, fanciulle travestite da marinai, formule magiche e incantesimi da ricordare a memoria e recitare nel momento del bisogno, animali fatati che parlano, cantano e ti aiutano a trovare la strada giusta, invidie e gelosie, pegni e promesse, tradimenti e altruismo, amore e odio, morte e vita…una rappresentazione dell’umanità in ogni sua più piccola sfumatura, saggezza popolare che nasconde grandi verità, un prontuario di consigli per affrontare la vita che risulta essere utile e attuale ancora oggi. Chi riesce a essere coraggioso, ad abbandonare la strada conosciuta per nuove esplorazioni, a non lasciarsi abbattere dalle circostanze sarà, prima o poi, premiato.

Una raccolta straordinaria, da leggere prima di andare a dormire anche se si è adulti, per fare sogni belli e avventurosi. 

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Recensione di
MaddalenaErre
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6 commenti
  • Questo è un libro che ho letto moltissimo tempo fa e che non possiedo, dovrei proprio fare in modo di aggiungerlo alla mia libreria e di rileggerlo! Grazie di avermelo ricordato =)

  • Ricordo di aver letto, prendendola in prestito dalla biblioteca scolastica, una riduzione di quest'opera. Mi piacque moltissimo, e rimpiango di non averla più cercata! Ora mi hai fatto tornare alla mente questo bel ricordo, e anche la voglia di cercare di nuovo l'opera intera…

  • Vedo che questo libro risveglia spesso ricordi d'infanzia, e mi fa molto piacere :) trovo che leggerlo, o farselo leggere, da bambini sia un'esperienza quasi insostituibile – e sono contenta che molti l'abbiano sperimentato :) 

Recensione di MaddalenaErre