Daniel Pennac – La prosivendola

Terzo capitolo di questa saga che mi sta conquistando sempre di più. E' veramente incredibile come Pennac sia riuscito a tenere un livello qualitativo così alto persino con il terzo capitolo. Solitamente c'è sempre una flessione, ma per ora mi sono trovato davanti ad un continuo crescendo. L'unica piccola nota (se si vuole veramente trovare il pelo nell'uovo) può essere riguardante la forse eccessiva perfezione nella ricostruzione del puzzle finale, ma nella postfazione c'è una risposta pure a questo.

Se volete un consiglio spensierato da chi ha già commesso questo errore, non leggete la quarta di copertina: c'è infatti una grossa anticipazione che rovina un po' l'effetto sorpresa di un evento e potrebbe in qualche modo non farvi godere appieno della lettura. Niente di sconvolgente, ma avrei veramente preferito scoprire tutto da solo. Senza quindi anticiparvi niente di eclatante, in questo capitolo la trama è incentrata su un fantomatico scrittore e su una strana prigione. A voi la soddisfazione di scoprire cosa accadrà.

Per quanto riguarda tutto il resto, come già anticipato, il livello è veramente ancora altissimo e, dando per scontato che abbiate sulle spalle i precedenti capitoli, il vostro amore per la famiglia Malaussène si moltiplicherà grazie ad una nuova trama intricata al punto giusto e colpi di scena coinvolgenti. 
Devo ancora ben capire qual è il fattore geniale che mi fa amare così tanto questa saga, ma penso che sia un mix di diversi fattori che oltre ad essere mischiati benissimo, hanno anche un livello medio eccellente. Umorismo, serietà, descrizioni, trama! Tutto è dosato alla perfezione e i personaggi sono veramente unici.
Se volete impreziosire la vostra libreria, fate spazio a Pennac.

Il peggio, nel peggio, è l'attesa del peggio.